PRIMARIE DI PUGLIA

Continua lo show del Puglia per le prossime elezioni regionali. Saranno infatti le primarie, a scegliere il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni per la presidenza della Regione Puglia. La sfida, è stata fissata al 24 gennaio,( salvo altre sorprese), tra il deputato del Pd Francesco Boccia, designato all'unanimita' dall'assemblea regionale del Pd ( che in queste settimane ha avuto il compito dal Pd, di monitorare il territorio a caccia di gradimenti), e il governatore uscente Vendola, in polemica con parte del partito, che è contrario alla sua ricandidatura. L'Udc, nonostante sia apertamente contraria a Vendola, si e' riservata di decidere dopo l'esito delle primarie. Una soluzione che unisce, affermano i vertici del Pd, ma di unione se ne vede ben poca. Tanto che Massimo D'Alema afferma di lavorare a favore di Nichi Vendola, per "poterlo recuperare". Ma recuperare da chi ? Da cosa ?


L’ACQUA NON SI VENDE

Sarà che l’aria natalizia, ha abbassato un po’ i toni dell’informazione. Sarà forse che i 59 milioni di italiani iniziano a non tollerare più le notizie politicizzate. Magari perché destra o sinistra non fa più alcuna importanza o forse perché il popolo si è talmente abituato alle solite tiritere che ci richiamano alle proteste contro il sistema, che più a nessuno nuoce una coscienza. Eppure sarebbe sbagliato non chiedersi come mai aziende private dovrebbero lucrare sul nostro “oro blu”, che dall’alba dei tempi ancora non civilizzati, è sempre stato un patrimonio pubblico. Non è una messa in scena politica, ma è ciò che sta accadendo in gran parte del mondo occidentale e che potrebbe accadere pure in Italia entro il 2011, sempre se sarà considerata legge la “privatizzazione dell’acqua”. Ma spieghiamo un attimo che cosa potrebbe accadere nella penisola della “pizza, spaghetti e mandolino” tra circa un anno : In realtà ciò che potrebbe essere privatizzata, non è quella che in chimica è meglio conosciuta con il simbolo “H2O”, bensì il servizio di erogazione che porta l’acqua nelle nostre case. L’acqua è oggi un bene dello Stato, fornito tramite gli enti locali e le aziende municipalizzate. E finché questo bene primario rimarrà pubblico, non potrà mai avere come scopo il guadagno. Al massimo un pareggio di bilancio, cioè il pagamento del puro costo del servizio.


IL TESORO DI TANZI

E' sincero Tanzi, quando devanti al giudice durante la deposizione giura di non avere mai posseduto quadri preziosi o tele d'autore. E di sicuro, all'uomo più meschino d'Italia, che ha mandato al fallimento decine di migliaia di famiglie italiane e non con un patrimonio superiore ai 1000 miliardi di euro, c'è poco da credere.

E cosi neanche gli inquirenti hanno creduto al DRACULA DI PARMALAT. Il tesoro si trovava nelle soffitte e nelle cantine di tre case di amici ignari, due a Parma e una a Pontetaro. Pare sia stato il cognato Stefano Strini, marito di Laura Tanzi, una delle figlie, a piazzarle. Strini è indagato per ricettazione e favoreggiamento assieme a un mercante d'arte, sul nome del quale vige il segreto istruttorio. Nel sequestro di sabato mattina sono stati rinvenuti 19 quadri e disegni definiti di grandissimo valore artistico, stimati della Fiamme Gialle in un valore superiore ai 100 milioni di euro. Sono gli stessi quadri che nei giorni scorsi, durante un lungo interrogatorio in tribunale, Tanzi aveva negato di possedere. Secondo quanto spiegato dal procuratore capo di Parma, i dipinti erano già sul «mercato»: l'intervento della procura ha impedito che fossero venduti. Per un dipinto di Monet c'era già un'offerta di 10 milioni di euro di un miliardario russo. Quattro giorni di intercettazioni telefoniche continuate (alcune durate trenta ore di seguito) hanno consentito di individuare i terminali di una trattativa che a breve avrebbe portato alla vendita in blocco di tutta la pinacoteca di Tanzi, probabilmente a Forte dei Marmi.


LA MARCIA PULITA PER L’ARIA MALATA

La marcia di Taranto di «Altamarea» per l’ambiente, di Sabato scorso, ha mobilitato 20 mila cittadini. Giovani e meno giovani, operai, lavoratori, disoccupati. Si è marcaito contro un aria malsana. Un aria fatta di diossina e menzogne. Il problema non è solo l'ecomostro dell'acciaio, ma chi soprattutto ci specula sopra. Si parla di inquinamento solo negli ultimi anni............ anche se da queste parti è più di trenta'anni che siamo in queste condzioni.

Si parla del problema del lavoro. Sono quindici anni che il volano economico dello ionio è fermo.

Si parla di problemi. Nessuno fa nulla per risolverli.


BENVENUTI AD ILVAOPOLI

L’ILVA inginocchia l’economia ionica, ed a farne le spese tanti lavoratori massafresi. L’ecomostro tra Taranto e Massafra fa male. Fa male ai polmoni di tutti i cittadini della provincia e fa male a tanti lavoratori del polo siderurgico più importante d’Italia, visto che dall’otto dicembre, dopo il primo anno di cassa integrazione ordinaria, scatterà il periodo di cassa straordinaria per tutti i lavoratori. I dati che vengono forniti dalla Cgil sono da choc. La mappa della crisi in provincia, sembra quasi un bollettino di guerra, con numeri che fanno paura. Le aziende che hanno dichiarato lo stato di crisi sono tante ed in testa alla classifica c’è l’ILVA, che dopo un piccolissimo risveglio del mercato, è tornata in una nuova fase di stagnazione della domanda dei prodotti siderurgici.


L’AGROENERGIA E LA PUGLIA

E' tra le fonti rinnovabili più utilizzate del momento. Il termine stesso, AGROENERGIA, nasce appunto per raggruppare tutte le forme di energia rinnovabile prodotte nell’economia dell’azienda agricola e agro-forestale. Oggi, l' agroenergia è per gli agricoltori la migliore opzione possibile per l'economia del mercato, visto oramai la crisi del settore agricolo dovuta ad una riduzione della domanda e ad un passaggio dei prodotti al consumatore finale, che comporta nessun tipo di guadagno da parte del produttore agricolo. Dare la possibilità agli agricoltori di poter finaziare tali progetti, sempre però tenendo in considerazione un’ampia serie di variabili, come la disponibilità futura di materie prime per produzione energetica, i tempi reali per l’incasso degli incentivi, nonché l’andamento dei prezzi agricoli nel loro insieme. In altre parole, si richiedono agli agricoltori maggiori capacità imprenditoriali, le quali avvicinano il business dell’agricoltura a quello dell’industria manifatturiera. La colza per esempio, è una delle oleaginose più utilizzate per oli vegetali e biodiesel.


NEPOTISMO : TUTTA L’EUROPA E’ PAESE

L'italia é il paese per eccellenza, dove per contare qualcosa devi essere genio, o magari ( la via più corta) avere tante "amicizie" importanti. E' molto raro che qualcuno riesca ( non sempre) a occupare una posizione di rilievo, sopratutto in politica, prima dei 50 anni. Molto spesso, abbiamo pensato di andare altrove, dov' é normale che si diventi amministratore delegato a 30 o premier a 40, per merito, per le capacità. Eppure i nostri cugini francesi, non se la passano meglio dello stivale, dove baronati e baronetti, monopolizzano il settore del lavoro e dei titoli, visto che che al secondogenito del presidente francese Sarkozy è stata affidata la guida del centro direzionale più grande d'Europa. Jean Sarkozy, che di anni ne ha solo 23 e fino ad oggi non ha gestito nulla se non un ben poco brillante percorso universitario che lo vede al secondo anno di legge dopo aver superato il primo, è tra i manager più giovani di Francia.


CACCIA AI CORPORATE BOND

Aumentano di giorno in giorno i nomi delle grandi di Piazza Affari che hanno intenzione di sfruttare la fase di grazia dei mercati finanziari per emettere un prestito obbligazionario. Secondo le ultime voci, i gruppi che si preparano alla contromossa sono del calibro di Mediaset, Mondadori, Autogrill e Benetton. La stessa multinazionale Campari dimostra a tutti che anche senza un rating, si può raccogliere una domanda di quasi 3 miliardi di euro tra gli investitori istituzionali di tutta Europa. Oramai è caccia aperta ai corporate bond. Le banche li propongono, il mercato li accoglie e le aziende trovano una fonte di finanziamento in tempi di credit crunch. Un boom che oggi fa comodo a tutti. Ma che domani potrebbe portare nuovi rischi di bolla.


SUICIDIO IN DIRETTA SU FACEBOOK

Una volta chi sfidava la morte, lo faceva seduto su una sedia a dettare parole scritte su un foglio di carta. Oggi invece si scopre come anche i social network possono diventare lo strumento per lanciare l'ultimo grido a un mondo che per alcuni può diventare stretto. E' successo a Torre del Greco, dove un ragazzetto di soli 15 anni, si è impiccato in camera sua, e ha deciso di svelare tutto, ancor prima del suo macabro gesto, su FACEBOOK. E' partito 3 giorni fà, proprio su Facebook, il conto alla rovescia del suo suicidio. Un corpo senza vita, e un foglio su cui ha lasciato il suo addio a tutti. «Mamma, papà, amici: non è stata colpa vostra».


BERLUSCONI VS REPUBBLICA

Il premier è deciso ! Il Presidente del Consiglio va in fondo alla questione scoppiata da alcuni mesi, e questa volta fa sul serio. Va dai giudici e chiede un risarcimento danni per un milione di euro al Gruppo L'Espresso. A suo giudizio le domande formulate il 26 giugno da Giuseppe D'Avanzo sono "diffamatorie". Per la prima volta nella storia dell'informazione italiana gli interrogativi di un giornale finiscono davanti a un tribunale civile.Oltre a Repubblica, Berlusconi vuole querelare anche alcuni giornali stranieri: contro giornali in Francia e Spagna e di aver chiesto ad avvocati britannici "di valutare, in accordo con le leggi dei loro Paesi, i casi più gravi di vera diffamazione". In particolare, le azioni legali riguardano Le Nouvel Observateur e il quotidiano spagnolo El Pais per aver pubblicato le foto degli ospiti del premier a Villa Certosa.A mobilitarsi subito è stato il mondo della cultura e dello spettacolo. Fra le adesioni, anche quella di Umberto Eco. "Ho già detto che quando qualcuno deve intervenire a difesa della libertà di stampa - osserva Eco nella dichiarazione che accompagna la sua adesione - vuole dire che la società e con essa gran parte della stampa, è già malata.


BANDO A FAVORE DELLE ZONE INDUSTRIALI

Un nuovo bando per la Puglia per finanziamenti ad infrastrutture per le zone industriali e per rimettere in moto l'edilizia piegata dalla crisi. Strade, illuminazione, reti energetiche e per la fornitura di acqua industriale, video sorveglianza, infrastrutture ICT, ma anche mense, centri diurni per l'infanzia, nidi. Sono 60 milioni di euro messi a disposizione di nuovi progetti ed iniziative legate all'ampliamento e il rinnovo del settore industriale. E' l'undicesimo bando della manovra anticiclica varata dall'Assessorato allo Sviluppo economico. È stato definito il "bando d'avanguardia dell'intera manovra", dove multimedialità e tempo reale si intrecciano in un'esperienza amministrativa fino ad oggi inedita.


CALDO : ALLARME IN PUGLIA

E' il responsabile del Centro Funzionale Regionale, della Protezione civile regionale a comunicare in queste ultime ore che "sulla base delle elaborazioni effettuate dal Dipartimento della Protezione Civile di Roma e' prevista un'ondata di calore che interessera' la regione Puglia a partire dalla mattinata di giovedi' 23 fino a sabato 25 luglio e che fara' registrare punte di temperatura massima superiori a 40° in quasi tutta l'area pugliese.