LA STREET-PHOTO SUL PONTE PIZZIFERRO DI MASSAFRA, PER CAPIRE COSA ACCADE QUANDO LA POLITICA ISTITUZIONALE IGNORA L’UOMO.
A poco più di un mese dalle elezioni regionali, che fanno saltellare i politici, manco fossero conigli in cerca di carote ( i partiti ), i Dott. Porka’s P-Proj rendono pubblici per la prima volta i risultati della street-photo performance, realizzata l’estate scorsa presso le rovine del Ponte Pizziferro a Massafra. Foto inedite che sono state documentate la settimana scorsa per la prima volta, all’interno del sito web del Corriere della Sera( Corriere.it), il più importante portale web di informazione presente in Italia, con una media di traffico, pari a un milione di visitatori al giorno. “Un ponte piccolo, poco più di un viadotto, eppure per chi abitava da quelle parti era davvero importante.” Cosi descrivono il Ponte Pizziferro, lungo la strada provinciale che collega Massafra a Noci, i Dott. Porka’s. Tre giovani street- photographer, attivi dal 2002, dissacranti, provocatori…. che riescono a descrivere con un click…. la realtà. Ospiti alla Triennale di Milano, in tuta bianca protettiva, occhiali da sole e cappellino da baseball, entrano in sala, si siedono in prima fila e ascoltano in silenzio. Metà baresi e torinesi, ma bolognesi di adozione, i Dott. Porka’s, sono capaci di gettare scompiglio con la loro sola presenza, anche nel mondo blasé dell’arte contemporanea milanese, figuriamoci in quella massafrese. Per arrivare sul Ponte Pizziferro, i Dott. Porka’s passano il cordone di sicurezza che circonda l’area, l’ennesima zona rossa che blinda l’accesso e impedisce agli individui di esercitare il loro diritto di vivere il territorio, “di assistere con i loro occhi all’ennesimo cortocircuito tra territorio e politicanti, che sono riusciti finora a consegnare questa vicenda a un oblio forzato”. Nell’ottobre del 2005 un alluvione spazza via quel ponte dalle cartine geografiche. Da allora gli abitanti chiedono al mondo politico che il loro ponte venga ricostruito….. invano. I Dott. Porka’s oltrepassano i cubi di cemento e vedono quello che agli abitanti della zona non è più permesso vedere: un paesaggio dissestato, al sole, dove già si scorge l’illegalità prendere il sopravvento. Vicino ai resti del ponte, poco dopo i cubi di cemento, una discarica abusiva. Oltre i resti di immondizia di ogni genere, un guardrail rimasto miracolosamente ancorato all’altro lato del ponte, testimonianza di cosa c’era prima dell’alluvione. E sotto, … la voragine. I Dott. Porka’s si siedono sul ciglio del burrone, impossibilitati, loro come chi vive quelle contrade, a passare dall’altro lato, a muoversi liberamente, ad andare avanti. Perché il ponte di Massafra ? “ Perché la vicenda del Ponte Pizziferro descrive pienamente lo stato di abbandono in cui versano le vie di comunicazione del Sud Italia”- queste le parole dei Dott. Porka’s, che continuano, – la vicenda di Massafra, ha avuto un forte eco mediatico, tanto che abbiamo reso pubbliche queste foto all’interno del sito del Corriere della Sera, e per rendere il tutto ancora più provocatorio, lo abbiamo voluto fare proprio sotto le elezioni regionali in tutta Italia”. E’ possibile conoscere i Dott. Porka’s nel loro sito internet. Tre giovani che usano l’arte, per parlare della realtà, che nel bene o nel male, coinvolge un po’ tutti, politici compresi.
LE STREET PHOTO- SONO STATE CONCESSE SU LICENZA DEI DOTT. PORKA’S , PROPRIETARI DEL MATERIALE E NON POSSONO ESSERE RIPRODOTTE SE NON PREVIO IL LORO CONSENSO.
E’ una vergogna, questo è lo specchio della situazione che viviamo nel Sud Italia. E si permettono pure di fare il ponte sullo Sretto…
E vogliono passare alla comunicazione web 3.0 …. e qui non si riesce nemmeno a rimpiazzare un ponte…
[…] geniali e provocatori. I Dott. Porka’s ( un gruppo di artisti che denuncia con la fotografia il terrorismo urbanizzato della società), […]