PROFESSIONISTI LIBERI DI ESERCITARE IN EUROPA

Giungono delle interessanti novità in merito alla Direttiva 2005/36/CE più comunemente conosciuta come le direttiva Zappalà, che prendeva il nome dall'allora europarlamentare e relatore della direttiva che ha reso concretamente più semplice la mobilità
professionale tra gli Stati Membri.


ESTATE OMOFOBA

Mi sono sempre chiesto, che "cazzo" c'entra l'odio, con le tendenze sessuali degli essere umani. Perchè essere gay, lesbiche o bisex, non è certo una colpa piuttosto che una croce carica di disprezzo e intolleranza della società. L'intollerranza, la conosco bene questa parola, ho imparato anch'io (mio malgrado ) a farne uso nella mia sfera privata.


IL PONTE PIZZIFERRO

A poco più di un mese dalle elezioni regionali, che fanno saltellare i politici, manco fossero conigli in cerca di carote ( i partiti ), i Dott. Porka’s P-Proj rendono pubblici per la prima volta i risultati della street-photo performance, realizzata l’estate scorsa presso le rovine del Ponte Pizziferro a Massafra. Foto inedite che sono state documentate la settimana scorsa per la prima volta, all’interno del sito web del Corriere della Sera( Corriere.it), il più importante portale web di informazione presente in Italia, con una media di traffico, pari a un milione di visitatori al giorno. “Un ponte piccolo, poco più di un viadotto, eppure per chi abitava da quelle parti era davvero importante.” Cosi descrivono il Ponte Pizziferro, lungo la strada provinciale che collega Massafra a Noci, i Dott. Porka’s. Tre giovani street- photographer, attivi dal 2002, dissacranti, provocatori…. che riescono a descrivere con un click…. la realtà. Ospiti alla Triennale di Milano, in tuta bianca protettiva, occhiali da sole e cappellino da baseball, entrano in sala, si siedono in prima fila e ascoltano in silenzio. Metà baresi e torinesi, ma bolognesi di adozione, i Dott. Porka’s, sono capaci di gettare scompiglio con la loro sola presenza, anche nel mondo blasé dell’arte contemporanea milanese, figuriamoci in quella massafrese.


MARRAZZO STA A MASTELLA COME BERLUSCONI STA ALL’ITALIA

Cosa sta succedendo ? Cosa è che non va ? Perchè la classe politica scende sempre più in basso ? Ma gli italiani sono tutti così ? Se è vero che i politici rappresentano il popolo, allora mi spiegate un attimo chi siamo ? E' lo sconcerto che provo e che percepisco in questo lasso di tempo, incorniciato da avvenimenti di cronaca politica che hanno e che continuano a segnare una nazione e la sua etica morale. Politici sotto l'occhio del ciclone, fatti e misfatti, prostitute, trans e cocaina, clientelismo, tangenti e appalti truccati. La faccia di un Italia completamente martoriata dalla crisi economica, e lesa nel suo costume. La classe politica che mi rappresenta mi fa ribrezzo, come ribrezzo mi fa chi dice che la vita privata non deve intaccare la vita publica, come ribrezzo mi fa chi dice che i raccomandati sono sempre esistiti, e chi pensa di manifestare la propria contrarietà e le ingiustizie, arruolando falange deboli di estremisti disperati. Si perchè...... la poltica che vedo con i miei occhi e sento con le mie orecchie, sia essa locale o nazionale, è una politica disperata, che cerca in tutti i modi di inasprire gli animi di chi è costretto a subire ingiustizia da molto ... molto ... tempo. E' un paese di schiavi e falsi liberal-intellettuali.


I BRITTANNICI HANNO LE PALE

Rappresenta uno dei progetti più parlati degli ultimi anni e finalmente ora è quasi realtà. il London Array, non è altro che il progetto per la più grande centrale eolica offshore del mondo. La costruzione di questa enorme opera inizierà proprio tra qualche settimana e precisamente nel mese di luglio, con la realizzazione delle strutture sulla terraferma, ma sarà il 2011, l'anno della consacrazione con l'installazione delle turbine. La produzione di energia elettrica avrà inizio entro il 2012. Saranno 175 le pale eoliche (che potrebbero superare le 300 in una seconda fase del progetto), fornite dall'azienda Siemens e costruite in Danimarca, sparse su un'area di 233 km quadrati. Queste forniranno 630Mw di energia. I maggiori partner del progetto sono Masdar (di Abu Dhabi), E.On e DONG Energy.


L’ITALIA DEI COMICI CHE FANNO I POLITICI

"Che paese l'Italia...", se non sbaglio fa cosi la canzone di Marco Masini al festival della canzone italiana, che alla fine dice "che ci ha rotto i cxxxxxx. L'Italia è un paese meraviglioso... lo diceva anche, giusto per rimanere nel tema musicale, un grande artista come Mino Reitano" Italia...Italia...di terra bella e uguale non cè nè!! ". L' Italia è anche un paese che va male, un paese in piena crisi. Ma è anche e soprattutto il paese dei contrari. Mi interesso spesso della stampa estera, mi piace essere informato degli avvenimenti europei ed oltre oceano, ma quello che succede qui, non succede da nessuna parte. In Italia abbiamo un politico che fa il comico ed un comico che fà il politico. E' come avere un cane che parla ed un vecchio che abbaia, piuttosto che un gelato caldo ed una minestra fredda.


BERLUSCONI FOTO-IGENICO

Caro Presidente del Consiglio, cari compagni della sinistra, cari amici e cittadini della penisola del sole e della pasta al pommodoro, fermatevi un'attimo e RIFLETTETE. Riflettete sulle parole, sulla storia, sul rispetto, sui progetti, sulle innovazioni, sulla comunicazione, sul futuro, sull'inflazione, sulle nascite, sulle morti, sull'economia, sullo spettacolo, sulla solidarietà, ma vi prego.............ADESSO BASTA PER FAVORE


TARANTO ED I RIFIUTI NEL PORTO

Chissà perchè quando si parla di Taranto, vengono in mente due cose : ILVA e il porto. Sull' ILVA, c è poco da dire, anzi, la maggior parte delle cose non vengono dette, piuttosto vengono camuffate. Adesso poi, in sede di campagna elettorale, sembra quasi che come per magia, dai lunghi e ferriginosi fusolai della mega industria siderurgica, fiocchino fiori, anzichè centinaia di migliaia di nanogrammi di diossina, che col tempo divorano e annientano la nostra esistenza...... Chissà... cè chi dice che esistenza = sopravvivenza. Ma per fortuna abbiamo il porto di cui vantarci. U' port d' Tarant nuèstr


I GIOVANI CHE UCCIDONO