DECRETO STARTUP – LARGO ALL’INNOVAZIONE

Si chiama "Trasforma Italia" la nuova misura varata dal Governo Monti con l'obiettivo di attrarre investimenti, sbloccare le infrastrutture, digitalizzare il paese e i cittadini e per fare dell'Italia una valida alternativa alla Silicon Valley, trasformandola in un Paese per startup.


RESTART ITALIA – IL RAPPORTO SULLE STARTUP DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Il rapporto giunge 100 giorni dopo il primo evento in cui si auspicava il cambiamento nel panorama imprenditoriale italiano, ed è disponibile sul sito web del Ministero dello Sviluppo Economico. ll documento, si compone di cinque capitoli tematici (Lancio, Crescita, Maturità, Consapevolezza e Territori). Dai contenuti del rapporto startup si possono dedurre le previsioni sul nuovo piano per rilanciare la crescita e l’ innovazione in Italia da cui ne deriveranno le prossime misure di legge attese nel 2013.


IL DEBUTTO UFFICIALE DELLA SRL A 1 EURO

Da oggi 29 agosto 2012 i giovani di tutta Italia sotto i 35 anni potranno beneficiare della costituzione della nuova Ssrl grazie alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale 189 dello scorso 14 agosto, del regolamento del ministro della Giustizia (decreto 23 giugno 2012, n. 138) che ha finalmente redatto il "modello standard" di atto costitutivo della società a responsabilità limitata semplificata (Srls), eliminando anche l’ultimo degli impedimenti burocratici che arrestavano da mesi la costituzione delle Srls.


NUOVA SRL A CAPITALE RIDOTTO

Dallo scorso 26 giugno, è stata introdotta con il DL n. 83/2012 una nuova forma di srl semplificata “ a capitale ridotto” che offre la possibilità di avviare un impresa con costi minori anche a soggetti sopra i 35 anni di età (limite previsto per le SRL “semplificate" anche definite “a 1 euro” istituite dal DL 1/2012 )in cui gli amministratori possono anche non essere soci.


SOSTIENI IL NOSTRO FUTURO CON IL 5 X MILLE AL WWF

Manca veramente poco alla scelta per l’anno in corso su chi donare il 5 per mille. Sono cambiate tante cose dal 2006 a oggi, quando per la prima volta a titolo sperimentale, la normativa del 5per mille ha dato la possibilità al contribuente di destinare una quota pari a 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche a enti non profit che rientrino nelle seguenti categorie: sostegno del volontariato, delle onlus, delleassociazioni di promozione sociale e di altre fondazioni e associazioni riconosciute; finanziamento della ricerca scientifica e delle università; finanziamento della ricerca sanitaria.