NUOVE AGEVOLAZIONI FISCALI PER STARTUP INNOVATIVE

images

Con l’entrata in vigore del DL lavoro, le Camere di Commercio hanno modificato le condizioni relative alla definizione di startup che semplificano e ampliano i requisiti per l’accesso alle agevolazioni fiscali. 

Tra le novità più importanti spicca l’abolizione del limite dei 35 anni di età per creare una Srl semplificata, il cui capitale sociale minimo è di un solo euro. Interessante è anche la riduzione dal 20 al 15% della quota minima d’investimento in ricerca e sviluppo, l’abrogazione dell’obbligo della prevalenza delle persone fisiche nelle compagini societarie e l’estensione dell’accesso alle imprese con almeno 2/3 della forza lavoro costituita da persone in possesso di una laurea magistrale e alle società titolari di un software originario registrato presso la SIAE.

Nella sezione Startup Innovative del Registro delle imprese sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico sono disponibili le guide aggiornate e il nuovo modulo di autocertificazione e iscrizione delle startup. Il modello di autodichiarazione per la certificazione degli incubatori è rimasto invariato.

La normativa a favore delle Start Up Innovative non riguarda un solo settore, riferendosi potenzialmente a tutto il mondo produttivo, dal digitale all’artigianato, dall’agricoltura all’industria culturale, I contenuti principali della nuova legge sono attinenti alla definizione di Start Up. Per beneficiare delle misure di sostegno, l’impresa deve presentare le seguenti caratteristiche:

  • essere operativa da meno di quattro anni;

  • avere la sede principale in Italia;

  • avere meno di 5 milioni di euro di fatturato;

  • non deve distribuire utili;

  • avere quale oggetto sociale esclusivo o prevalente l’innovazione tecnologica;

  • non essere costituita da una fusione o scissione societaria.

Il Pacchetto Lavoro ha condotto all’introduzione di incentivi fiscali per investimenti in Start Up, provenienti da aziende e privati, per gli anni 2013, 2014, 2015 e 2016. Il beneficio è maggiore se l’investimento riguarda le imprese a vocazione sociale e quelle che operano nel settore energetico.