SMART&START E’ IL PROGRAMMA DI INVITALIA CHE FINANZIA LE STARTUP A TASSO ZERO

Uno dei principali problemi quando si lancia una #startup si chiama liquidità finanziaria. Un vero e proprio SOS quello che le imprese italiane stanno lanciando: la liquidità manca, e i soldi stanno finendo. Le banche erogano finanziamenti con molta difficoltà, e le altre imprese ritardano o evitano di pagare per i lavori svolti. In questo clima di enorme incertezza, sono tante le startup in osmosi che non riescono a lanciarsi sul mercato.

Esistono per fortuna delle alternative per l’accesso al credito. Strumenti che possono accelerare la possibilità di essere finanziati con il capitale di debito.

 

Dal 2013 le  #startup innovative hanno la possibilita’ di accedere ad un mutuo a tasso zero per la copertura dei costi di investimento e di gestione legati all’avvio di progetti imprenditoriali e per stimolare nuova cultura d’impresa nel mondo dell’economia digitale. Le startup localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, inoltre, possono  beneficiare anche di una quota del 20 per cento di finanziamento a fondo perduto sui beni strumentali.

Queste sono le agevolazioni previste da   Smart&Start Italia, la misura nazionale gestita da Invitalia che sostiene le politiche imprenditoriali di trasferimento tecnologico e stimola il rientro dei ‘cervelli’ dall’estero.

Ecco cosa offre SMART&START

Smart&Start Italia offre:

  • un mutuo a tasso zero fino al 70% dell’investimento totale. La percentuale di finanziamento può salire all’80% se la startup è costituita esclusivamente da donne o da giovani sotto i 35 anni, oppure se al suo interno c’e’ almeno un dottore di ricerca italiano che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia;
  • un contributo a fondo perduto pari al 20% del mutuo, solo per le startup con sede in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel Cratere sismico dell’Aquila. 
  • Le startup costituite da meno di un anno possono contare su servizi di assistenza tecnico-gestionale nella fase di avvio (pianificazione finanziaria, marketing, organizzazione, ecc.). ù

La misura è stata rifinanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico con 95 milioni di euro (Legge di Bilancio 2017).

45,5 milioni sono stati messi a disposizione dal Pon Imprese e Competitività 2014-2020 (DM 9 agosto 2016 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 246 del 20 ottobre 2016).

Lo sportello è aperto e le domande di finanziamento sono valutate secondo l’ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni. La procedura per l’accesso alle agevolazioni è completamente informatizzata.

Dalla partenza, nel settembre 2013, Smart&Start ha finanziato oltre 700 startup con progetti in prevalenza nei settori dell’economia digitale, life science, ambiente ed energia a fronte di oltre 200 milioni di euro di agevolazioni concesse.

 

Ma entriamo nel dettaglio per verificare se la tua startup ha i requisiti di accesso !

 

A CHI SI RIVOLGE

A startup innovative di piccola dimensione già iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
Per startup innovative si intendono le imprese che rispondono a precisi requisiti di legge tra cui:

  • società di capitali costituite da
    non più di 48 mesi;
  • Che offrono prodotti o servizi
    innovativi ad alto valore
    tecnologico;
  • con valore della produzione fino a
    5 milioni di euro. (per i dettagli sui requisiti vedi Art. 25 del DL n.179/2012)

A team di persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero o di nazionalità straniera.

 

ATTIVITA’ AMMISSIBILI

Produzione di beni ed erogazione di servizi, che:
– si caratterizzano per il forte contenuto tecnologico e innovativo e/o  si qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale e/o  si basano sulla valorizzazione dei
risultati della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
N.B. Sono escluse le attività di produzione primaria dei prodotti agricoli.

 

COSA FINANZIA

Progetti che prevedono programmi di spesa, di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, per beni di investimento e/o per costi di
gestione.
Tra le principali voci di spesa ammissibili:

per gli investimenti:

  • impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche; componenti HW e SW; brevetti, licenze, knowhow;
  • consulenze specialistiche tecnologiche;

per la gestione:

  • personale dipendente e collaboratori;
  • licenze e diritti per titoli di proprietà industriale; servizi di accelerazione; canoni di leasing;
    interessi su finanziamenti esterni.

Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 2 anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento.

 

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