PROGETTO DONNE E LAVORO


Trecentomila euro in palio per trasformare le idee in progetti concreti, purché siano imprese sociali e  soprattutto al femminile. Si tratta dell’innovativo progetto “Donne & lavoro” organizzato dalla Fondazione Vodafone Italia con Donna Moderna per incentivare l’intraprendenza delle donne nel mondo del lavoro.

Dal 15 ottobre fino al 15 gennaio 2011 tutte le donne dai 18 anni in su che vogliono realizzare un’impresa possono proporre i loro progetti e concorrere per tre diversi ambiti: 

– solidarietà, con imprese che intervengano nell’ambito del disagio femminile;
– web (riservato per le under 30), con idee di tecnologia multimediale;
– casa&lavoro, ovvero idee che puntino sulla conciliazione.

Per partecipare deve essere presentato un articolato business plan per un’impresa sociale: il requisito necessario è che deve essere gestita da donne ed impiegare donne. Il tutto rigorosamente profit: “Le imprese vengono finanziate in fase di start-up con 100mila euro a fondo perduto, ma devono dimostrare di sapersi reggere sulle proprie gambe e fare utili da reinvestire, per questo i tre progetti che saranno premiati saranno selezionati da una giuria di economisti ed esperti”.

I progetti verranno seguiti anche in fase di realizzazione, per questo verrà dato un 40% di finanziamento subito, poi il restante 60% in altre due trance.

Lo scopo del bando è offrire alle donne un’opportunità di emancipazione e promozione sociale attraverso il lavoro. non tutte le donne hanno la possibilità di trovare un impiego (lavorano solo il 46,3 per cento e sette milioni in età lavorativa sono fuori dal mercato del lavoro) e se succede avviene di più al Nord (al Sud il tasso di occupazione crolla al 34,7 per cento). Chi lavora, poi, guadagna meno dei colleghi maschi: in Italia la differenza si aggira mediamente intorno al 23,3 per cento (in Europa tra il 15 e il 17 per cento in meno). C’è poi un altro aspetto da considerare. Le donne che si presentano a una banca per chiedere un prestito spesso non corrispondono al profilo richiesto e le ragioni possono essere diverse: hanno smesso di lavorare per dedidarsi alla famiglia ed è ormai passato un po’ di tempo, non hanno un curriculum adeguato, oppure non hanno abbastanza soldi e ne chiedono troppi, non hanno garanzie sufficienti per quello che la banca richiede loro. Inoltre le attività lavorative scelte dalle donne spesso sono troppo piccole e richiedono poco capitale perché legate al settore dei servizi: piccolo commercio, turismo, cura e ospitalità. E prevedono un lavoro flessibile, part-time In Italia i dati e le statistiche non lasciano dubbi:. Lo scopo del bando è individuare tre progetti vincitori in tre ambiti diversi, a ognuno dei quali verrà attribuita una somma di 100.000 euro a fondo perduto.

REQUISITI DI PARTECIPAZIONE

Possono presentare domanda per le attività di’impresa tutte le donne che intendano realizzare un’attività con finalità di solidarietà o utilità sociale residenti in Italia in maniera stabile. Non ci sono limiti d’eta per gli ambiti Solidarietà e Casa&Lavoro, mentre per le domande relative ai progetti in ambito Web le partecipanti non devono superare i 30 anni di età.
A presentare la domanda può essere anche un ente, anche se l’ente per la realizzazione del progetto non è ancora costituito. Oppure enti e società  già esistenti, qualificabili come imprese sociali che vogliono allargare le loro attività. Per sapere tutto su questo punto si rimanda al capitolo Requisiti ammissibili che si trova nel bando.

CONTATTI

Telefonando il mercoledì (dalle 10 alle 12) allo 0461/283375 o scrivendo a: donne-lavoro@euricse.eu è possibile ricevere suggerimenti e spiegazioni per la stesura del business plan e per tutti gli aspetti giuridici e fiscali legati all’avvio di un’impresa sociale.

Maggiori informazioni e per invivare il progetto, al sito web progetto donne e lavoro.