LA CORTE COSTITUZINALE SI PRONUNCIA CONTRO IL LODO ALFANO

Arriva oggi la decisione della corte costituzionale che si pronuncia (nove contrari a sei favorevoli) contro il LODO ALFANO che fa parlare l’Italia intera e tremare le sedie delle quattro più alte cariche dello stato.    Il lodo Alfano è illegittimo, perché viola ben due norme della nostra Carta costituzionale: l’articolo 3, che stabilisce l’uguaglianza di tutti i cittadini (anche di fronte alla legge); e l’articolo 138, che impone l’obbligo, in casi del genere, di far ricorso a una legge costituzionale e non ordinaria. Lo hanno deciso, a maggioranza, i giudici della Consulta, a proposito del provvedimento che sospende i processi per le prime quattro cariche dello Stato.  Link  del testo della sentenza. Sul piano pratico, questa decisione, sblocca i due processi milanesi a carico del premier Silvio Berlusconi (per corruzione in atti giudiziari dell’avvocato inglese Mills, e per reati societari nella compravendita dei diritti tv Mediaset), congelati proprio a causa del lodo. La Corte ha quindi accolto i dubbi di legittimità sollevati dai magistrati del capoluogo lombardo. La Consulta ha invece dichiarato inammissibile il terzo ricorso, proposto dal gip di Roma chiamato a decidere se archiviare (come chiesto dalla procura) la posizione di Berlusconi – indagato per istigazione alla corruzione di alcuni senatori, eletti all’estero durante la scorsa legislatura.Le motivazioni  della sentenza si conosceranno solo tra qualche settimana, quando il giudice relatore, Franco Gallo, le avrà enunciate, per poi sottoporle nuovamente al voto dei giudici in camera di consiglio. Questo è il sunto, questa è la storia. Una sentenza, un premier, e dei processi che non si sa bene se saranno archiviati o dovranno essere svolti. Un Italia al centro delle polemiche. Un paese che guarda assorto, e che continua a essere burrattinato da una indecente forma di strumentalizzazione democratica.

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