LEGITTIMO IMPEDIMENTO, SI ATTENDE GIOVEDI LA DECISIONE DELLA CONSULTA


E’prevista per giovedì prossimo alle ore 09.30 la riunione in camera di consiglio dei  giudici della Consulta per decidere sulla norma del legittimo impedimento (la legge grazie alla quale il premier Silvio Berlusconi è al riparo dalla ripresa dei tre processi a suo carico – Mills, Mediaset e Mediatrade –  almeno fino al prossimo ottobre). Un paio di giorni di attesa per poi arrivare al verdetto finale, tuttavia le ultime indiscrezioni, davano per prevalente la totale o parziale pronuncia di incostituzionalità, con sette giudici schierati contro la norma che, dall’aprile del 2010, ha congelato i tre processi di Berlusconi. All’opposto una pattuglia di cinque alte toghe pronte a promuoverla. E infine tre incerti, ancora oscillanti tra il primo e il secondo fronte.

In caso di approvazione della legge Alfano, i procedimenti sarebbero bloccati almeno fino al prossimo ottobre. Il collegio è al plenum di 15 membri: presente, infatti, anche il giudice costituzionale Maria Rita Saulle, arrivata in udienza in sedia a rotelle.
Ma cosa è veramente la legge su llegittimo impedimento che va a riguardare direttamente il presidente Berlusconi ?

Nel codice penale è previsto che ogni cittadino ha diritto a far spostare un’udienza di un processo che lo riguarda se ha un impedimento che però, dice la legge, dev’essere “effettivo e assoluto”. Caso tipico, una malattia. Nel caso di un imputato che sia anche presidente del Consiglio, è intervenuta una legge che ha esteso notevolmente i casi in cui egli può chiedere di non presenziare al dibattimento e quindi, implicitamente, di rinviare. Dice la legge: “In caso di concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni previste per leggi o dai regolamenti e delle relative attività preparatorie e consequenziali, nonché di ogni attività, comunque, coessenziale alle funzioni di Governo“.

Questo  quindi rappresenta il primo dei problemi sollevati dai magistrati di Milano: l’estensione dell’elenco degli impedimenti.