La legge di Bilancio 2019 (in fase di approvazione) estende “Resto al Sud” anche ai liberi professionisti e agli under 46 per favorire la nascita di nuove imprese

 

Resto al Sud, l’incentivo d’impresa  gestito da Invitalia, raddoppia con due importanti novità. La legge di Bilancio 2019, attualmente in fase di approvazione, ne prevede l’ampliamento della platea dei destinatari e l’innalzamento dell’età: i finanziamenti potranno essere richiesti anche dai liberi professionisti e l’età compresa sale tra i 18 e i 45. La manovra interviene andando a modificare due commi (il n. 2 e il n. 10) dell’articolo 1 del dl 91/2017 (disposizioni urgenti per la crescita economica nel mezzogiorno), convertito con modificazioni dalla legge 123/2017.

 

L’obiettivo è rafforzare l’azione di sostegno e di stimolo all’imprenditoria meridionale messa in campo con Resto al Sud: ad oggi sono quasi 4.900 le domande presentate nelle otto regioni interessate: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.  I giovani che vogliono restare o tornare nel Mezzogiorno possono contare su un mix agevolazioni che copre il 100% delle spese: 35% di fondo perduto e 65% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di garanzia per le Pmi e coperto, per gli interessi, da un altro contributo.

La misura è rivolta ai soggetti di età compresa tra i 18 e i 45 anni residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia o che trasferiscano la residenza entro 60 giorni dalla presentazione della domanda. Chi si trasferisce dovrà mantenere la residenza per tutta la durata dell’agevolazione. Il bonus consiste in un finanziamento, fino ad un massimo di 50 mila euro, articolato per il 35% in un contributo a fondo perduto e per il restante 65% come prestito elargito a tasso zero. Nel caso in cui il contributo venisse richiesto da una società, potranno essere richiesti 50 mila euro per ogni socio fino ad un massimo di 200 mila euro. Il prestito è rimborsabile in otto anni, di cui i primi due di preammortamento. Le risorse complessivamente stanziate l’anno scorso sono un miliardo e 250 milioni. Le risorse verranno stanziate dal Fondo per lo sviluppo e la coesione territoriale.

 

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