DAL PRIMO SETTEMBRE SONO PARTITE LE PROCEDURE PER REGOLAMENTARE COLF E BADANTI IRREGOLARI

In Italia ci sono più di 1 milione e duecento mila Colf, di cui il 97% è donna e per il 79% sono stranieri. Di queste pù di cinquecento mila sono irregolari. Ecco perchè, l’idea del Governo di regolamentare questa fascia di lavoratori ( un modo anche per fare cassa alle entrate dello Stato… detto tra noi )..  Assumere una badante è molto semplice, per le italiane o comunitarie bastano un documento valido e il codice fiscale. Le pratiche per l’assunzione vanno espletate entro le 24 ore precedenti l’inizio del rapporto di lavoro presso l’Inps o i Caf, i patronati e le associazioni autorizzate. Dverso è il caso dei  lavoratori extracomunitari, che devono essere in possesso del permesso di soggiorno; il loro datore di lavoro deve inviare in Prefettura 5 giorni prima dell’inizio del rapporto una copia del contratto di soggiorno e di quello di lavoro. Deve garantire un orario settimanale non inferiore a 20 ore, dimostrare di possedere un reddito annuo almeno doppio rispetto alla retribuzione dovuta al lavoratore, impegnarsi al pagamento delle spese di viaggio in caso di rimpatrio, assicurare alloggio adeguato o esibire la richiesta del certificato di abitabilità dell’alloggio in cui vive il lavoratore. Attraverso la nuova Sanatoria, sarà quindi  possibile non solo regolarizzare il rapporto di lavoro in nero, ma anche legalizzare la presenza irregolare dei lavoratori clandestini. Il Viminale stima che la procedura interesserà circa 300 mila persone, tra cui 170 mila extracomunitari. La Ragioneria generale dello stato ha valutato che ci sarà un gettito complessivo di maggiori entrate contributive pari a un miliardo e 300 mila euro tra oggi e il 2012 ( CAPITO PERCHE’ TUTTO QUESTO INTERESSE ?)
Che cosa bisogna fare per regolarizzare una colf?  La domanda per la sanatoria per colf e badanti extracomunitarie potrà essere presentata al sito del ministero dell’Interno o allo sportello Unico per               l’immigrazione.  Per italiani o comunitari la domanda va presentata all’Inps. I tempi: fino al 30 settembre.Vanno indicati: data d’inizio del rapporto di lavoro; livello di appartenenza; durata del periodo di prova (massimo 30 giorni retribuiti); esistenza o meno della convivenza; residenza e domicilio del lavoratore; orari; collocazione della mezza giornata di riposo settimanale in aggiunta alla domenica; retribuzione; periodo di godimento delle ferie annuali. Lo stipendio varia a seconda del livello: per chi vive a casa del datore di lavoro si va tra i 550 euro mensili per il livello A ai 1200 per il livello D. L’assistenza notturna va da 862 a 1207 euro mensili. Per i lavoratori non conviventi la paga è oraria: 4 euro per il livello A, 7,10 per il D. Al lavoratore spetta la tredicesima. L’orario è di massimo 10 ore giornaliere, non consecutive, per un totale di 54 ore settimanali per i lavoratori conviventi; 8 ore giornaliere non consecutive per un totale di 40 ore settimanali, distribuite su 5 o 6 giorni per i lavoratori non conviventi. A chi lavora almeno 6 ore consecutive spetta un pasto o un’indennità di pari valore. Lo straordinario prevede una retribuzione oraria maggiorata del 25% dalle 6 alle 22, del 50% dalle 22 alle 6 e del 60% la domenica o nei festivi.