A MASSAFRA E’ CACCIA ALL’ULTIMO VOTO

elezioni comunali massafra

Chi sarà il nuovo sindaco di Massafra ? Da chi sarà composto il consiglio comunale ? Ma soprattutto, chi riceverà la delega di assessore e chi sarà invece il vice-sindaco ? Per una risposta certa a queste domande bisognerà attendere poco meno di una settimana. Il 16 maggio è vicinissimo ed il sorriso dei 397 candidati inizia a diventare sempre più “isterico”. Solo 24 di loro entrerà a far parte del consiglio comunale. La legge finanziaria dell’anno scorso, ha infatti modificato la composizione dei consigli comunali, riducendo del 20% il numero dei consiglieri.  Intanto se nei bar, nelle piazze e  negli uffici pubblici  si scommette su chi siederà sulla poltrona di  palazzo “De Notaristefani”, in città è partita ormai la  caccia all’ultimo voto. Il metodo è quello classico, e si chiama porta a porta.  La campagna elettorale si gioca tutta qui ; nei salotti delle famiglie massafresi, nei quartieri di edilizia popolare e negli studi dei liberi professionisti. La processione è cominciata, e non stiamo parlando certo delle celebrazioni per la “Madonna delle Scala”. E’ un via vai di politici accompagnati dai loro stretti collaboratori che cercano di persuadere “nonnine”, “giovani coppie”  e “famigliari scettici”. Si sa ….. il parente e l’amico di famiglia, sono quasi sempre i “meno affidabili”. Più opportuno fargli una visita, o meglio ancora, accompagnarli personalmente alle urne …… non si sa mai si “perdono” per la strada. Insomma in questi ultimi giorni  c’ è un movimento così assiduo di persone che si spostano  da un uscio all’altro di casa, che risulta difficile anche per i “testimoni di geova” compiere le loro visite di consuetudine. A lavorare di più durante questa campagna elettorale, sembrerebbe il centro-sinistra di  Vito Miccolis. Ma non è da meno neanche il centro –destra di Martino Tamburano. I bigliettini invadono le cassette della posta, c’è chi addirittura allega al “santino” una letterina rivolta ai cittadini, ( spesso anche con evidenti errori grammaticali). Giovani che chiedono ai giovani di votarli, vecchi che chiedono ai giovani di essere più partecipativi, ma anche giovani che chiedono ai vecchi di “smammare”. C’è poi chi si affresca la macchina con il suo volto, chi invece gli incolla la bandiera del partito, chi cerca di convincere gli elettori con  uno slogan originale, chi  si fa trovare nel bar solo all’ora dell’ Happy Hour e chi ha appena rispolverato dall’armadio il vestito delle scorse elezioni. E come se non bastasse  tutte le sere è possibile assistere ai comizi dei vari partiti, alcuni con folte platee, altri con scarso pubblico. Fino ad oggi sono saliti sul palco 81 su 397 candidati al consiglio comunale. Degli 81, solo 57 hanno preso la parola. Dei 57 solo 34 sono volti nuovi che si affacciano per la prima volta alle amministrative. Insomma tutta questa novità annunciata ancor prima della campagna elettorale è risultata essere molto raccolta, visto che il 75% dei candidati risulta aver partecipato alle tornate amministrative degli ultimi 15 anni. I giovani ci sono, ma sono pochi e  molto spesso ovattati dalla megalomania dei più vecchi.  Tutto sommato una campagna elettorale tranquilla, senza colpi di scena. Giusto qualche attacco incauto, ma come si dice in questi casi  : “ In campagna elettorale tutto è concesso, o quasi”. Fortunatamente tra una settimana ( ballottaggio a parte)  tornerà il silenzio almeno per i prossimi 5 anni.  Gli aspiranti politici torneranno alla loro quotidianità , i cittadini verranno lasciati in pace ( e in solitudine), la città potrà tornare alla sua apparente serenità,  senza il suo ospedale, con oltre seimila disoccupati, con un comparto turistico sotto la media, e con tanta…. tanta… voglia…. di ritornare a votare. Forse.

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