ALCUNI CONSIGLI UTILI PER COSTITUIRE UNA STARTUP

Start-up

Quando si parla di #startup si intende generalmente un’azienda fondata da poco tempo, che  fa leva su strumenti innovativi, alla ricerca di un modello di business scalabile. Queste aziende, molto spesso fondate e dirette da giovani imprenditori (startupper), sono spesso in fase di sviluppo e ricerca sul mercato, oppure di test dello stesso. Sono, nella gran parte dei casi, finanziate da angel investors o venture capitalists che credono nel progetto e decidono di investirci somme di denaro proprie che vanno dalle poche migliaia sino alle decide di milioni di euro. Esistono tuttavia degli strumenti che potrebbero aiutare gli startupper ad avviare la propria startup.  Fare startup significa essere propensi al rischio di impresa e soprattuto essere pronti a rischiare.

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PRESTITO PARTECIPATIVO

IL prestito partecipativo rappresenta una forma di finanziamento tra il medio e il lungo termine dedicata a piccole e medie imprese, favorendone il possesso di capitale da destinare a concreti investimenti provenienti da fonti complementari differenti dal consueto credito bancario. Caratterizzato da un elevato livello di rischio, è una forma di finanziamento maggiormente adatta per finanziare progetti di sviluppo e innovazione finalizzati all’implementazione dei  risultati economici dell’impresa. Permette di ottenere risorse finanziarie anche consistenti ai fini dello sviluppo aziendale, senza creare problemi alla struttura finanziaria per quello che riguarda i risultati operativi al servizio del debito. Ma un prestito partecipativo come funziona? La sua particolarità consiste nel rimborso: una parte del dovuto alla finanziaria infatti, sarà commisurata ai risultati economici conseguiti dall’impresa.

I prestiti partecipativi hanno durata compresa tra i 5 e i 10 anni con piano di ammortamento trimestrale o semestrale. Le tipologie possono essere:

  • Finanziaria: con piano di rimborso a rate su finanziamento subordinato;
  • Equity: con l’istituto finanziatore partecipante nel capitale sociale dell’impresa e che diventa quindi socio aziendale.

Secondo la formula equity, l’ente erogante parteciperà al rischio di impresa e godrà dell’incremento di valore della stessa sulla base degli investimenti pianificati. La banca finanzierà l’azienda che beneficerà della liquidità mentre i soci provvederanno all’incremento del capitale sociale ai fini dell’ingresso societario dell’istituto di credito che aumenterà la propria partecipazione al capitale di rischio aziendale.

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STARTUP EUROPE PARTNERSHIP

Startup Europe Patnership (SEP) è la prima piattaforma paneuropea dedicata ad aiutare concretamente le nuove imprese a crescere ed a competere a livello globale, sostenendo e facendo “scalare” verso l’alto (dimensionalmente ed economicamente) quelle start up nate nel campo delle nuove tecnologie.

Alla guida di SEP, per coordinarne le attività, è stata scelta la fondazione italo-americana Mind the Bridge, con il supporto della fondazione inglese Nesta e della tedesca The Factory.

Il programma mira concretamente a costruire un ponte tra l’ecosistema delle start up da una parte e le grandi corporate e gli investitori dall’altra, basandosi principalmente su 3 linee di azione:

  • mapping”, una mappatura delle startup e degli hub europei più promettenti e la celebrazione delle storie di maggior successo, con l’obiettivo di dare visibilità alle startup emergenti e promuovere nuovi paradigmi d’impresa;
  • matching”, la realizzazione di una serie di eventi nelle principali città europee per consentire alle migliori startup europee di incontrare le principali aziende interessate a specifiche tecnologie oltre che ad azioni di scouting, procurement e seed investment;
  • sharing“, la condivisione di best practice con l’obiettivo di ridurre il divario culturale e favorire la contaminazione culturale fra startup.

Sostengono il progetto e ne fanno parte in qualità di soci fondatori grandi multinazionali come Telco, Telefonica e Orange, il gruppo bancario spagnolo BBVA, fondi di investimento come European Investment Fund (parte dell’European Investment Bank Group) e le più importanti e attive università europee: Cambridge University, IE Business School e Alexander von Humboldt Institute for Internet and Society.  Da poco, anche Telecom Italia ha fatto il suo ingresso nell’iniziativa SEP aggiungendosi alla partecipazione dei Soci fondatori.

Qui tute le info sul SEP

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SMART & START INVITALIA

Per le sole realtà del Sud Italia è possibile usufruire dell‘incentivo Smart & Start  ( DM 6 Marzo 2013 ) per le nuove imprese  che puntano su innovazione, utilizzo delle tecnologie digitali e valorizzazione dei risultati della ricerca.
Smart&Start ha una dotazione complessiva di 203 milioni di euroe prevede due tipi di agevolazioni:

  •  Smart  contribuisce a coprire i costi di gestione sostenuti nei primi anni di attività per le nuove imprese ubicate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nei Comuni del Cratere Sismico Aquilano che propongono modelli di business innovativi
  • Start contribuisce a coprire le spese per l’investimento iniziale per le nuove imprese ubicate in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e nei  Comuni del Cratere Sismico Aquilano che intendono operare nell’economia digitale e/o valorizzare economicamente i risultati della ricerca, pubblica e privata.  I due incentivi – Smart e Start – sono cumulabili, fino ad un massimo di 200.000 euro per ogni impresa beneficiaria.

Gli incentivi sono rivolti alle società di piccola dimensione, costituite da meno di sei mesi.
Per richiedere le agevolazioni non è però necessario aver già costituito la società: possono accedere a Smart&Start anche “team” di persone fisiche in possesso di una business idea. La costituzione della nuova società sarà richiesta solo dopo l’approvazione della domanda di ammissione alle agevolazioni

L’accesso ai fondi non è un effetto automatico della presentazione della domanda, ma la conseguenza della valutazione positiva del progetto imprenditoriale proposto.
Le risorse disponibili sono ampiamente in grado di soddisfare nuove ed ulteriori richieste.

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IL CROWDFUNDING

Lo scorso  luglio, la Consob ha varato e presentato alla Camera il decreto sul crowdfunding, un percorso di incubazione dedicato a progetti in ambito digitale rivolti al mercato consumer. La legge era stata pubblicata alla fine del 2012 per poi diventare operativa nella seconda metà del 2013 mediante l’abbattimento dei costi d’iscrizione delle Startup innovative a un registro dedicato e modifiche in tema di diritto del lavoro.

I  finanziamenti prevederanno importanti sgravi fiscali per gli investitori insieme a un equity crowdfunding su tre piattaforme autorizzate  con garanzia pubblica all’80% insieme alla definizione di determinate soglie di rischio:

  • fino a 500 euro con sottoscrizione del capitale sociale online;
  • con l’appoggio delle banche per investimento di capitali maggiormente ingenti;
  • fino a 1.000 euro l’anno per i privati;
  • fino a 10.000 euro l’anno per persone giuridiche.

E’ previsto inoltre un periodo di recesso a sette giorni.

Tra gli enti autorizzati alla raccolta dei fondi vi saranno istituti di credito tradizionali già in possesso dell’autorizzazione a questa tipologia di azioni insieme a una serie di nuovi attori che dovranno iscriversi ad un apposito registro Consob previo l’accertamento di determinati e specifici requisiti atti a garantire onorabilità e assenza di condanne o procedimenti penali a carico di soci e organizzatori.

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