Tutti gli adempimenti e le imposte da pagare per l’apertura di uno Street Food

Negli ultimi anni è stata lanciata su tutto il nostro Paese, la moda imprenditoriale dello Street Food.

Lo Street Food non rientra solo nella fenomenologia della moda ma rappresenta  un nuovo modo di vivere il rapporto millenario di una cultura con il proprio cibo, con le proprie radici, reinventandolo tutti i giorni in forma innovativa, sorprendente, pratica e soprattutto gustosa. Il trend dello Street Food ha acquisito i suoi quartieri di nobiltà anche grazie alla globalizzazione, alla mediatizzazione del cibo e dei cuochi a livello planetario. Giornali e riviste, trasmissioni televisive, guru della gastronomia hanno consacrato il cibo “on the road” a nuova icona del terzo millennio. Oggi lo street food è glam e le nuove tendenze ed i nuovi gusti, hanno portato i food truck tematici di successo tra i primi ristoranti delle principali  metropoli mondiali e non solo, anche nei piccoli borghi a forte propensione turistica.

Ma dove partire per aprire un locale di street food ? 

Quando si parla di street food bisogna in primis distinguere tra licenza ambulante di tipo A e B: la prima permette di ottenere un posto fisso al mercato, la seconda invece dà diritto a lavorare come ambulanti itineranti. A livello professionale è richiesta la frequentazione del corso HACCP. Questo a livello nazionale: poi si consiglia comunque di informarsi sulle regole a livello regionale e locale (ad esempio ci sono alcuni Comuni che non consentono la sosta di un furgoncino per più di un’ora nello stesso luogo).

Un ulteriore aspetto fondamentale riguarda il possesso dei requisiti soggettivi secondo la normativa vigente in materia di “commercio ambulante” (DL 114 del 31 marzo 1998). Tra i vari requisiti è importante  verificare di essere iscritti al REC (Registro degli Esercenti il Commercio, nella categoria “somministrazione al pubblico”) presso la propria Camera di Commercio o aver frequentato i corsi, e superato gli esami, per il commercio nel settore alimentare tenuti dalla Regione di riferimentooppure aver esercitato per almeno due anni nel corso dell’ultimo quinquennio l’attività di vendita alimentare, o essere stato dipendente, titolare o socio per la medesima durata di una ditta esercente tale attività. Rientrano tra i requisiti aver conseguito un diploma presso una scuola alberghiera ed infine per le società, può essere sufficiente indicare una persona “preposta” in possesso di questi requisiti ( tuttavia in caso di bandi pubblici, il preposto non sempre viene accettato, in quanto requisito essenziale per il referente/socio/titolare d’impresa).

L’ultimo step riguarderà quello di scegliere il vostro mezzo food truck  da acquistare e  soprattutto che sia regolarmente collaudato e immatricolato come “veicolo speciale per uso negozio“, requisiti indispensabili per ottenere dall’Asl di competenza l’Autorizzazione Sanitaria, necessaria per lo svolgimento dell’attività.

Non vi resta che scegliere il vostro consulente di fiducia che vi aiuti a predisporre le pratiche di avviamento e vi consigli la migliore strategia per lanciarvi sul mercato ( Business Plan, marketing, intercettare bandi di finanziamento, etc. ).

 

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