Come utilizzare il Fondo di Garanzia per le startup innovative

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Industria 4.0: le novità. Si parla di quarta rivoluzione industriale: a questo mira il programma governativo su Industria 4.0, con la mobilitazione di 10 miliardi di investimenti in campo industriale e 11,3 miliardi per la ricerca e lo sviluppo. Oggetto di attenzione sono, in particolare le startup che nascono e operano sul suolo nazionale.

 

 

Rifinanziamento del Fondo di Garanzia. In questo contesto si inserisce la riforma del Fondo Centrale di Garanzia, agevolazione del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) per le piccole e medie imprese (pmi) e per le startup: la sua finalità è quella di favorire il loro accesso alle fonti finanziarie mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e, spesso, si sostituisce alle garanzie reali  portate dalle imprese. In questo modo, l’impresa ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fideiussioni o polizze assicurative) sugli importi garantiti dal Fondo.

Con Industria 4.0, lo Stato si fa garante di una quota del prestito (fino all’80%) erogato dalle banche alle attività imprenditoriali. Quindi, a fronte di un impegno da parte dei privati – le banche – per 22 miliardi di euro, il Governo si impegna a rifinanziare questo strumento con 900 milioni di euro.

 

 

Fondo di Garanzia: come funziona? Beneficiarie del Fondo sono:

  • piccole e medie imprese, anche in forma cooperativa,
  • consorzi e società consortili di servizi alle PMI, e le società consortili miste, economicamente e finanziariamente sani. Le società consortili miste devono rientrare nei parametri previsti per le PMI.

Possono accedere alla garanzia  le PMI appartenenti a qualsiasi settore ad eccezione dell’agricoltura, della pesca, dell’industria automobilistica, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dell’industria carboniera, della siderurgia  e delle attività finanziarie.

Per il settore dei trasporti sono ammesse solo le imprese che esercitano l’attività di trasporto merci su strada.

Per poter usufruire della garanzia del Fondo, le imprese devono essere:

  • economicamente e finanziariamente sane, valutate sulla base dei dati di bilancio (o delle dichiarazioni fiscali) degli ultimi due esercizi e della situazione contabile aggiornata a data recente. Le start up che possono essere valutate sulla base di bilanci previsionali,
  • situate sul territorio nazionale (anche per investimenti all’estero),
  • con meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro o, in alternativa, un bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.

Le imprese agricole possono avvalersi della controgaranzia rivolgendosi ai Confidi che operano nei settori agricolo, agroalimentare e della pesca.

La richiesta di garanzia va presentata al gestore del Fondo (cioè le banche che hanno aderito) utilizzando l’apposito modulo, inviato mediante fax, raccomandata A/R o PEC. L’istituto di credito, dopo aver accertato la credibilità del richiedente, provvederà ad acquisire la garanzia del Fondo.

L’istruttoria dura al massimo 45 giorni e  termina con una comunicazione di ammissione o di non ammissione, completa di motivazioni.

L’impresa può rivolgersi anche ad un Confidi (intermediari finanziari) che con il loro patrimonio garantiscono l’accesso al credito alle piccole e media imprese presso le Banche o Società finanziarie.

 

Il Fondo rilascia due tipologie di Garanzie:

  • garanzia diretta, è concessa direttamente alle banche ed agli intermediari finanziari. L’attivazione di questa garanzia è a rischio zero per la banca che, in caso di insolvenza dell’impresa, viene risarcita dal Fondo o, in caso di eventuale esaurimento di fondi di quest’ultimo, direttamente dallo Stato;
  • controgaranzia, concessa su operazioni di garanzia già date da Confidi e altri
  • fondi di garanzia. La controgaranzia protegge la banca dal rischio di inadempimento del confidi, garante principale;
  • cogaranzia: una garanzia diretta concessa congiuntamente ai Confidi o altri fondi di garanzia che hanno stipulato convenzioni con il Gestore del fondo (MCC).

 


 

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