LA NUOVA RIFORMA PER RIORDINARE LA SCUOLA SUPERIORE

Sta per arrivare, dopo l’approvazione del consiglio dei ministri, la riforma della scuola superiore,  che “dovrebbe”  riordinare  l’istruzione secondaria italiana.  Con l’approvazione di  3 decreti presidenziali, verranno  riordinati  istituti tecnici e professionali, licei classici e scientifici .

La Gelmini continua a giocare con le riforme, a spese dei giovani studenti e dei precari della scuola.  E se  questa decisione divide in due il mondo scolastico, Berlusconi parla di una nuova riforma che  “sfornerà  ragazzi con cognizioni adeguate alle richieste del mondo del lavoro”….. Sarà vero ?

Dal prossimo primo settembre, scenderanno in campo   le nuove superiori  della Gelmini, con  meno indirizzi e meno ore, per rispettare  i tagli di spesa previsti dalla manovra 2008.

I licei diventeranno 6
: classico, scientifico, artistico, linguistico, musicale-coreutico e delle scienze umane.  Gli ultimi due rappresentano le  vere novità. All’ultimo anno, si potrà studiare una materia in inglese o in una seconda lingua comunitaria.

Riguardo agli istituti  tecnici, ci saranno 2 ambiti di studio (economico e tecnologico), suddivisi in 11 indirizzi.

Nei professionali (due settori per un totale di sei indirizzi) saranno rafforzate le materie specifiche del corso di studi e ci sarà una maggiore flessibilità dell’offerta formativa.

Questa nuova riforma è stata modellata anche   in base alle richieste avanzate dalle commissioni parlamentari di Camera e Senato, dal Consiglio di stato e dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione.

Tra i tagli relativi agli indirizzi scolastici , la riforma vede  l’eliminazione degli oltre 396 indirizzi sperimentali.

Riguardo il popolo dei precari,  il Governo ha presentato un emendamento, al milleproroghe, per estendere, anche, al prossimo anno scolastico (2010/2011) gli effetti del decreto, che garantisce uno stipendio (sotto forma di indennità di disoccupazione) a docenti e personale amministrativo rimasto senza supplenze per via dei tagli al personale della scuola. Il cosi chiamato  “paracadute”, che ha visto chiudere le domande di inserimento nelle liste prioritarie lo scorso 14 gennaio, secondo recenti dati diffusi, nei giorni scorsi, dalla Uil Scuola, ha interessato, quest’anno, circa 21mila precari . Il Sole 24 ore parla di 16.543 docenti e 4.529 Ata.

Preparatevi cari studenti….. sta arrivando la nuova scuola del futuro……

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