EVA, LA VESCOVA SVEDESE LESBICA E CON UN BAMBINA. L’ULTIMO SCANDALO DI UNA CHIESA TRASGRESSIVA.

 

E se da  un po di tempo da queste parti si parla e si straparla del premier Silvio Berlusconi e delle sue feste, delle escort, degli aerei, di Noemi, ogni tanto di politica definita “scandalosa”, nulla a confronto a quello che succede nelle trafile della potente Santa Chiesa, simbolo patriarcale millenario assemblato da tradizioni e poteri materiali, lungimirante di aneddoti e di una politica conservatrice. Ma ne siamo proprio sicuri ?  Eva è  la prima donna vescovo, lesbica, con un bimbo che gioca nella sagrestia mentre lei dice messa. Eva Brunne accavalla le gambe sotto alla tonaca bianca e si fa seria.  Alza le spalle, e scuote una mano all’indietro, come a dire: uomini arretrati, bisogna perdonarli. Caschetto di capelli biondo cenere, occhi azzurri, un viso grassottello e luminoso. Ha 55 anni, una compagna più giovane, Gunilla Linden, che tre anni fa ha partorito il loro bambino. Tutto normale, se non fosse che questa sacerdotessa è stata appena eletta “vescova” di Stoccolma. Tutto normale un paio di cavoli rossi, visto che  anche nella progressista Svezia  (dove il clero femminile esiste da mezzo secolo) si è creato uno scandalo che la Chiesa luterana non riesce più a superare.Eva Brunne ha ottenuto 412 voti contro i 365 del principale contendente, il reverendo Hans Ulfvebrand. Ma i suoi avversari hanno presentato ben sei ricorsi per invalidare lo scrutinio. Appena eletta ha concesso interviste al più noto settimanale gay del paese QX, e all’omologo francese Tetu.  Pensate che la  coppia è registrata al comune e “benedetta” dalla chiesa. Il sacerdozio femminile è stato autorizzato in Svezia alla fine degli anni Cinquanta. Nel 1971, Margit Sahlin fu la prima donna a diventare parroco. Da allora, ci sono stati molti vescovati “rosa“, compreso quello di Stoccolma, assegnato dieci anni fa a Caroline Krook ora in procinto di andare in pensione. Ma l’elezione di Eva Brunne, con il suo “lesbo-pride“, ha avuto un effetto dirompente, svelando un’ambiguità che attraversa tutta la chiesa. Non è forse vero che la sessualità non dovrebbe compromettere la ricchezza d’animo ? E’ la stessa cosa anche per il premier Berlusconi. Delle “presunte” feste hard, non possono certo compromettere l’operato di un buon presidente del consiglio. Mi aspetto di leggere tra un po di tempo, di insegnanti che fanno sesso a scuola con gli alunni senza inibizioni, di prostitute che diventano “papi” (della chiesa..non papi…insomma…), di cani che diventano gatti e presidenti della repubblica e magari  spietati killer omicida che diventano attori di hollywood…. E’ pensare che tutto questo è già successo……