COME IMPARARE L’INGLESE

Dopo aver attentamente analizzato l'infografica pubblicata da Kaplan International College, (vedi immagine sottostante) siamo anocra più convinti che il modo migliore per Imparare l’Inglese è quello di soggiornare all'estero. L’infografica di Klapan International, non è altro che un sondaggio dove vengono analizzate con precisione gli elementi cardini per una corretta padronanza della lingua inglese. Già dalla prima domanda pubblicata si può evincere quale sia il modo migliore per imparare l’Inglese. Il grafico mostra che il 65% è concorde con il fatto di frequentare un corso di Inglese all’estero con altri studenti internazionali.


VACANZE STUDIO – IMPARARE L’INGLESE NON E’ MAI STATO COSI SEMPLICE

Imparare una nuova lingua non è una mission impossibile come molti potrebbero pensare. Partendo dal presupposto che occorre prima di tutto conoscere bene l'italiano e che è inutile spendere tempo ed energie andando alla ricerca di siti che possono teoricamente -ma non praticamente- aiutare nell’impresa (molti sono poco affidabili e di bassa qualità), qui spieghiamo qualche trucchetto che può essere d’aiuto nell’apprendimento dell’inglese.


GIOVANI PROFESSIONISTI IN RETE

Quanto è importante l'utilizzo della rete e dei social network per un professionista ?


LA PUGLIA DELL’EOLICO

Quello del Salento, sarà infatti il primo parco eolico offshore galleggiante pugliese e uno dei primi al mondo, e sorgerà “al largo delle acque di Tricase”.

Sarà composto da “24 turbine” per un totale di “circa 90 MW” a una distanza di 20 chilometri dalla costa. A quella distanza le turbine sono praticamente invisibili a occhio nudo.


CACCIA AI CORPORATE BOND

Aumentano di giorno in giorno i nomi delle grandi di Piazza Affari che hanno intenzione di sfruttare la fase di grazia dei mercati finanziari per emettere un prestito obbligazionario. Secondo le ultime voci, i gruppi che si preparano alla contromossa sono del calibro di Mediaset, Mondadori, Autogrill e Benetton. La stessa multinazionale Campari dimostra a tutti che anche senza un rating, si può raccogliere una domanda di quasi 3 miliardi di euro tra gli investitori istituzionali di tutta Europa. Oramai è caccia aperta ai corporate bond. Le banche li propongono, il mercato li accoglie e le aziende trovano una fonte di finanziamento in tempi di credit crunch. Un boom che oggi fa comodo a tutti. Ma che domani potrebbe portare nuovi rischi di bolla.