REGOLAMENTAZIONE BADANTI IN PUGLIA

Al via la nuova regolamentazione per le Badanti in Puglia. Si chiama infatti R.O.S.A., (Rete Occupazione Servizi Assistenziali), finalizzato all'emersione del lavoro sommerso nel campo del lavoro di cura domiciliare (Badanti). Il progetto della Regione Puglia è stato finanziato dal Ministero per le pari opportunità, con le 5 provincie pugliesi insieme ai partner coinvolti nella governance, tra cui ANCI,CISL,UIL, la Commissione regionale pari opportunità e Ufficio consigliera provinciale di parità di Lecce e Taranto. L'iniziativa si propone di regolarizzare i rappoerti di lavoro con una serie di azioni mirate, quali erogazione di incentivi con pagamento dei contributi orari e mirati allo snellimento del lavoro burocratico, supporto allla regolarizzazione dei percorsi di formazione specifica, campagne di comunicazione e sensibilizzazione.


LA CRISI DEL PRECARIATO

Il futuro fa paura e sembra essere buio per una buona percentuale della generazione giovanile. La preoccupazione è motivata da dati Excelsior che vede sette giovani su dieci, entrare nel mercato del lavoro da precari. E senza alcuna distinzione in base al titolo di studio, anche da un punto di vista retributivo. Il concetto è sempre lo stesso: largo ai giovani. Una buona speranza sarebbero gli accordi regionali per superare le crisi aziendali che si sono susseguite nel corso dell’anno. La verità è che oggi la disoccupazione fa molta più paura che la microcriminalità . Per il 39,8% dei giovani la preoccupazione più grave è proprio quella di perdere il lavoro, seguita dalla microcriminalità (30,2%). Nel Mezzogiorno, sono stati bruciati qualcosa come 271mila posti di lavoro (-4,1%) e l'industria e il turismo hanno perso "colpi"Per non parlare poi delle aspettative retributive dei giovani "colletti bianchi" (il Censis intervista quelli laureati in economia e in ingegneria), che risultano essere di gran lunga minori di quelle dei loro colleghi europei. Nel 2009 il primo stipendio annuo atteso è inferiore rispettivamente del 20,2% e del 21,4% di quello medio europeo.