LE 5 REGOLE FONDAMENTALI PER AVVIARE LA VOSTRA START-UP

Il punto di partenza è molto semplice e il più delle volte scoraggia tutti quelli che hanno intenzione di realizzare una START –UP : la ricerca del capitale iniziale.


L’ACQUA NON SI VENDE

Sarà che l’aria natalizia, ha abbassato un po’ i toni dell’informazione. Sarà forse che i 59 milioni di italiani iniziano a non tollerare più le notizie politicizzate. Magari perché destra o sinistra non fa più alcuna importanza o forse perché il popolo si è talmente abituato alle solite tiritere che ci richiamano alle proteste contro il sistema, che più a nessuno nuoce una coscienza. Eppure sarebbe sbagliato non chiedersi come mai aziende private dovrebbero lucrare sul nostro “oro blu”, che dall’alba dei tempi ancora non civilizzati, è sempre stato un patrimonio pubblico. Non è una messa in scena politica, ma è ciò che sta accadendo in gran parte del mondo occidentale e che potrebbe accadere pure in Italia entro il 2011, sempre se sarà considerata legge la “privatizzazione dell’acqua”. Ma spieghiamo un attimo che cosa potrebbe accadere nella penisola della “pizza, spaghetti e mandolino” tra circa un anno : In realtà ciò che potrebbe essere privatizzata, non è quella che in chimica è meglio conosciuta con il simbolo “H2O”, bensì il servizio di erogazione che porta l’acqua nelle nostre case. L’acqua è oggi un bene dello Stato, fornito tramite gli enti locali e le aziende municipalizzate. E finché questo bene primario rimarrà pubblico, non potrà mai avere come scopo il guadagno. Al massimo un pareggio di bilancio, cioè il pagamento del puro costo del servizio.


L’AGROENERGIA E LA PUGLIA

E' tra le fonti rinnovabili più utilizzate del momento. Il termine stesso, AGROENERGIA, nasce appunto per raggruppare tutte le forme di energia rinnovabile prodotte nell’economia dell’azienda agricola e agro-forestale. Oggi, l' agroenergia è per gli agricoltori la migliore opzione possibile per l'economia del mercato, visto oramai la crisi del settore agricolo dovuta ad una riduzione della domanda e ad un passaggio dei prodotti al consumatore finale, che comporta nessun tipo di guadagno da parte del produttore agricolo. Dare la possibilità agli agricoltori di poter finaziare tali progetti, sempre però tenendo in considerazione un’ampia serie di variabili, come la disponibilità futura di materie prime per produzione energetica, i tempi reali per l’incasso degli incentivi, nonché l’andamento dei prezzi agricoli nel loro insieme. In altre parole, si richiedono agli agricoltori maggiori capacità imprenditoriali, le quali avvicinano il business dell’agricoltura a quello dell’industria manifatturiera. La colza per esempio, è una delle oleaginose più utilizzate per oli vegetali e biodiesel.


WIN FOR LIFE

E se qualcuno pensava che per realizzare i propri sogni materiali e combattere l'incessante crisi finanziaria, bisognava solo sperare nel superenalotto piuttosto che con il gratta e vinci da 10 euro, sbagliava di brutto. Perchè Casa SiSal è avanti, talmente avanti da inventare un nuovo gioco ad estrazione, dove è possibile vincere uno stipendio (4 mila euro al mese), senza però dover andare a lavorare. Dal 28 settembre, infatti, partirà il nuovo gioco di casa Sisal "Win for life" che prevede come premio più importante una rendita mensile sicura di 4mila euro al mese pagati per venti anni. Una cifra complessiva di 960mila euro (ma la formula "stipendio" mensile è ben più allettante per tutti quelli che si rivolgono alla dea bendata in cerca del facile guadagno). E se la disperazione della gente si chiama moneta, il colosso monopolizzato dallo stato (Sisal), è capace di tirare su il morale di intere famiglie di italiani in cassa integrazione guadagni ( Sisal ha un patrimonio capace di coprire per due volte il buco finanziario dell'Africa ).


SEI INGEGNERE O ARCHITETTO ? ALLORA LAVORI

Ingegneria, architettura ed economia: le 3 lauree vincenti sul mercato del lavoro. Secondo il rapporto «Università e lavoro: orientarsi con la statistica», a tre anni dalla laurea "lunga" lavora il 91% degli ingegneri, con un reddito medio netto di oltre 1.460 euro al mese. Un risultato che supera del 15-20% i dati occupazionali di altre lauree considerate deboli, come quelle del gruppo scientifico, letterario e psicologico. E la differenza è sensibile anche in termini di guadagno: da 100 a 300 euro al mese.L'Istituto nazionale di statistica ha condotto oltre 47mila interviste telefoniche su un campione di laureati del 2004. Il quadro che ne è emerso conferma alcuni trend consolidati e offre utili indicazioni agli studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori, che presto saranno alle prese con la scelta del corso di laurea.