Smart&Start Italia, l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative attraverso il finanziamento di progetti d’impresa compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, viene ridotato con ulteriori risorse finanziarie facenti parte del Programma nazionale Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027. A disporlo è il decreto 11 maggio 2023 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy pubblicato in G.U. n.159 del 10 luglio 2023, che stabilisce un ulteriore sostegno finanziario pari a 108 milioni di euro a valere sul Programma nazionale Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027 – Priorità 1 Ricerca, innovazione, digitalizzazione, investimenti e competenze per la transizione ecologica e digitale, Obiettivo specifico 1.3, Azione 1.3.2 – Sviluppo delle PMI e nuova imprenditorialità.
Obiettivo della nuova dotazione finanziaria
Obiettivo principale della nuova dotazione è quello di sostenere la nascita e la crescita di startup innovative, agevolando i progetti d’impresa per la produzione di beni e servizi nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things.
L’incentivo è rivolto a startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese che rientrino in una delle seguenti tipologie:
- startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi;
- team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “startup Visa”;
- imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano.
Sono ammissibili alle agevolazioni i piani di impresa aventi ad oggetto la produzione di beni e l’erogazione di servizi che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche:
- significativo contenuto tecnologico e innovativo; sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;
- valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
I piani d’impresa possono essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, Digital innovation hub.
Le categorie finanziabili
Smart&Start Italia finanzia i progetti imprenditoriali di importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro, comprendenti le seguenti categorie di spese:
- immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
- immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa; servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa (progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa);
- personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo, purché impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.
Come funziona Smart&Start Italia
Le startup innovative beneficiarie e ritenute ammissibili potranno contare di un finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili (l’importo del finanziamento è elevabile al 90% nel caso in cui la startup sia interamente costituita da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni, oppure preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio). Il finanziamento ha durata massima di 10 anni e, per le startup innovative con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, è restituito in misura parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo di finanziamento agevolato concesso per le spese del piano di impresa.
I servizi di Tutoraggio
Potranno inoltre beneficiare di servizi di tutoraggio le sole startup innovative costituite da non più di 12 mesi, per un valore pari a 15.000 euro per le startup localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, mentre fino a 7.500 euro per le startup localizzate nel restante territorio nazionale.
Conversione di una quota di finanziamento agevolato
Ulteriore buona notizia introdotta dal legislatore è la possibilità di convertire una quota del finanziamento agevolato ottenuto in contributo a fondo perduto, fino a un importo pari al 50% delle somme apportate dagli investitori terzi ovvero dai soci persone fisiche e, comunque, nella misura massima del 50% del totale delle agevolazioni concesse. Nel decreto dell’11 maggio 2023 il Ministero delle imprese e del made in Italy, chiarisce che sono di prossima pubblicazione le disposizioni di dettaglio in merito ai pertinenti obblighi in capo alle imprese beneficiarie in sede di accesso alle agevolazioni e le successive fasi del procedimento di agevolazione relative all’utilizzo delle risorse del Programma nazionale Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027.
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