LE STELLE CADENTI CON LE LUCI ED I FUMI DELL’ ILVA
E’ finalmente arrivato l’appuntamento celeste più atteso dell’anno. La notte di San Lorenzo è la notte delle stelle cadenti che ravvivano la magia del cosmo celeste. Dal buio si vedranno zampillare scie luminose che pur vivendo frammenti di secondo raccontano una piccola storia astrale. Scie celesti che saranno più visibili in posti lontani dalla luce artificiale, in campagna, in montagna, al mare. E’ per questo motivo che stasera andrò a vedere le stelle a Chiatona, in provincia di Taranto, località balneare del comune di Massafra, che dista a soli 4 kilometri dall’ecomostro dell’Acciaio : l’ ILVA. Ogni anno, è li che i giovani si riuniscono, con musica, falò, tende, birre fresche. Tutti organizzati, c’è chi porta i barbecue, chi invece preferisce portare le teglie di pasta al forno... l’importante è essere di fronte al mare con la testa all’insù a vedere le stelle……… Ma le stelle si vedranno veramente da queste parti ????
Tra il rossore dei fumi che fuoriescono dai grandi camini e le luci che delimitano la più grande acciaieria del Mezzogiorno, sarà impossibile vedere corpi celesti che brillano nel cielo. Eppure, io stesso continuo ad andarci, ogni anno, in quel litorale di spiaggia, abbandonato da “dio”, dal comune e dalla regione. In quel posto a noi tanto caro e tanto tanto inquinato, dove anche poter veder le stelle al cielo, solo per una notte, sembra essere una cosa impossibile .…………
Cara ILVA… quando ci regalerai questo dono … anche e solo per una notte ???!!!!
Chi non tiene in nessun conto la vita della gente e ripetutamente rinnega i morti ammazzati da tumori e leucemie nella città più inquinata d’Europa, figuriamoci se può comprendere certe necessità dello spirito. Anzi, dopo l’ineffabile augurio di altri trenta anni di ILVA a Taranto, da parte di un editore (sic!) tarantino in una trasmissione televisiva locale, trasformata in spot pubblicitario, uno dei responsabili dell’ecomostro cittadino, ha anche prospettato altri 45 anni di produzione di acciaio nel centro cittadino, con buona pace di tutti i tarantini, da lui considerati sudditi idioti. Altro che “uscire fuori a riveder le stelle” come disse Dante!
C’ero anchio ieri sera sul litorale di Chiatona a cercare di veder le stelle. Un immagine che ci portiamo dentro da anni : quella dei fumi, del cielo rosso e delle malattie. Ma quand’è che capiranno che stanno uccidendo la speranza. E non fanno solo male alla città di Taranto, piuttosto che quella di Massafra o Statte, stanno danneggiando un intera provincia, una regione, la cultura del Sud, la vita del Mezzogiorno.
Ieri sera le uniche stelle cadenti che vedevo, tra il torpore dei sorrisi ed il rumore dei bonghetti, erano le lacrime di rabbia che cadevano dal mio cuore.