Dal 7 maggio 2020 INPS mette a disposizione la possibilità di ritirare il pagamento della cassa integrazione sottoforma di bonifico alle Poste, in caso di IBAN errato.

Il pagamento della cassa integrazione continua a tardare per molti dipendenti che stanno subendo le sorti di questo stato di emergenza.

Le motivazione posso essere molteplici:

  • il codice fiscale del beneficiario della prestazione non corrisponde al codice fiscale del titolare dello strumento di riscossione, a cui si riferisce l’IBAN indicato dal datore di lavoro nella domanda di liquidazione delle prestazioni;
  • le coordinate bancarie risultano errate per la presenza di codici ABI/CAB allo stato non censiti o non più in uso.

In caso di IBAN errato, dal 7 maggio 2020 INPS ha messo a disposizione la possibilità di riscuotere il pagamento della cassa integrazione direttamente agli uffici postali.

Possono benificiare di tale beneficio le seguenti tipologie di prestazione:

  • CIGO – Cassa integrazione Ordinaria;
  • ASO – Assegno Ordinario;
  • CIGD – Cassa integrazione in deroga;
  • CISOA – Cassa Integrazione speciale per gli operai e impiegati a tempo indeterminato dipendenti di imprese agricole.

Di seguito gli step della procedura:

  • il lavoratore riceve al suo indirizzo di residenza/domicilio (quello riportato dal datore di lavoro nel mod. SR41/SR43) gli SMS di notifica del pagamento e la comunicazione di liquidazione da POSTEL;
  • la comunicazione di liquidazione sarà fondamentale per procedere con il pagamento del bonifico domiciliato.

Per portare a termine la procedura è necessario essere in possesso di:

  • carta d’identità
  • codice fiscale/ tessera saanitaria
  • codice PIN INPS
  • codice SPID

Per i pagamenti delle future mensilità, come si evince dall’articolo pubblicato da INPS:

“il lavoratore potrà comunque avvalersi dell’accredito su conto corrente o su carta ricaricabile dotata di IBAN, purché gli strumenti di riscossione risultino a lui intestati/cointestati, comunicando il nuovo codice IBAN al suo datore di lavoro, che avrà cura di inserirlo nei relativi SR41/SR43 da trasmettere all’Istituto.

Si ribadisce che le presenti istruzioni sono finalizzate a favorire la tempestiva erogazione dell’integrazione salariale in presenza di codici IBAN, indicati nelle domande di liquidazione della prestazione, che risultano non corretti o non validati dagli Istituti di credito e da Poste Italiane”.

Nel caso in cui la comunicazione da POSTEL dovesse tardare ad arrivare, è possibile accedere al “Riepilogo pagamenti” del servizio “Fascicolo previdenziale del cittadino” per verificare e stampare il pagamento disposto.

Una volta ottenuto e stampato il seguente documento, si potrà procedere con il ritiro del bonifico domiciliato presso uno degli uffici di Poste Italiane, esibendo anche un documento di identità e il codice fiscale.

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