IL CASO FLASH ART ESPLODE SUL WEB

L’altra faccia dello STAGE si chiama GRATUITA PRESTAZIONE, un problema tanto vecchio quanto la crisi del lavoro, ed il caso della rivista “Flash art” non ha fatto altro che infuocare gli animi degli stagisti italiani e dei blogger della rete.

Lei è Caterina, una giovane precaria in cerca di lavoro ed esperienza. Dall’altra parte c’è Flash Art,  la rivista d’arte contemporanea italiana ed internazionale. Originalmente pubblicata in versione bilingue inglese ed italiano,  scissa nel 1978 in due edizioni separate, Flash Art Italia (in italiano) e Flash Art International (in inglese). In mezzo a loro c’ è un annuncio di lavoro che offre un tirocinio  non retribuito. Una cosa normale negli ultmi tempi.

 

Dopo la laurea sono cresciuto a pane e tirocini gratuiti. Alcuni mi sono serviti per imparare, altri non mi sono serviti affatto. Per non parlare poi dei tre anni di pratica da commercialista, uno dei momenti più bui ( in termini economci) della mia vita… (speriamo gli ultimi). C’è da dire che dal punto di vista esperenziale sono cresciuto tanto, sono diventato maturo, più professionale. Lo sarei probabilmente diventato anche con qualche centinaia di euro nel portafogli.

Non mi sono mai arreso. Mi sono applicato e con fatica ho iniziato a togliermi qualche piccola soddisfazione. La prima in assoluto, la più bella, quella  più gratificante è quella culturale. Quando sai e capisci non c’è niente di più bello.

Certe volte il desiderio di indipendenza economica è molto più forte di qualsisasi altra ambizione. E’ un riscatto sociale. Ho visto amici comprarsi automobili quando io ancora non potevo permettermi un bilgietto in treno. Posso capire benissimo come si è sentita Caterina quando è stata offesa dall’azienda per avergli chiesto i motivi per cui lo stage fosse gratuito. 

Perchè in questo Paese non solo è difficle trovare un lavoro. Poi devi fare i conti con amici, conoscenti e parenti, pronti a farti subito il calcolo del tuo nuovo conto in banca.

Perchè la loro fatidica domanda “maliziosa” arriverà, statene certi. 

Proprio nel momento in cui  siete fieri di voi, proprio quando l’azienda ha accettato la vostra candidatura, proprio l’istante in cui avete appena firmato il tuo ennesimo contratto di tirocinio gratutio…  loro sono pronti a sferrare il colpo, a trasformare un momento di gloria in un momento di frustazione, magari proprio da coloro che dalla mattina alla sera non fanno un cazzo : “Beh allora, tanti auguri !!! Sono contento per te !! Ma ti pagano ???