UNA POESIA IN RICORDO DI PAPA GIOVANNI PAOLO II.

E’ difficile poter dimenticare un simbolo ed una persona che ha reso cosi tanta umanità al mondo. In una delle sue tante citazioni disse: “Il mondo può cambiare!”. Karol Wojtyła è  il Papa. Il Papa di tutti, della gente,dei sofferenti, quanto più lontano possibile dalla comune idea di un Pontefice chiuso tra le mura dorate della Città del Vaticano. Giovanni Paolo II è stato un uomo e poco importa se grande o piccolo. Compreso da tutti, osteggiato e amato. E’ stato l’essere umano, in prima linea,  un Papa viaggiatore,  che ha portato incisivi cambiamenti al volto della storia.  Un uomo che amava il teatro e la montagna, che sapeva conversare con i potenti del mondo, ma allo stesso tempo, che sorrideva negli occhi dei piccoli, dei più sfortunati. Che ha cantato e giocato con i più giovani, ha pianto con i sofferenti. Che è stato presenza viva e costante per i suoi fedeli, per la sua Chiesa. Ma è stato anche un simbolo. Il simbolo di una storia che stava cambiando, di una chiesa che si stava innovando, di un umanità che si stava evolvendo. Con i suoi  100 viaggi in tutto il mondo, hanno visto la partecipazione di enormi folle (tra le più grandi mai riunite per eventi a carattere religioso). Con questi viaggi apostolici, Giovanni Paolo II coprì una distanza molto maggiore di quella coperta da tutti gli altri papi messi assieme. Questa grande attività di contatto (anche con le generazioni più giovani, con la creazione delle Giornate Mondiali della Gioventù) fu da molti interpretata come segno di una seria intenzione di costruire un ponte di relazioni tra nazioni e religioni diverse, nel segno dell’ecumenismo, che era stato uno dei punti fermi del suo papato. Sono passati tre anni dalla sua morte, e nonostante ciò, la figura di papa Wojtyła, continua ad essere una figura presente nei ricordi di tanta gente. Nel 2010 il papa sarà Beatificato, senza che si aspetteranno i 5 anni dalla morte, e questo rappresenta indissolubilente il segno di una reale grandezza. Si è parlato molto in questi anni, tanti racconti, tante parole, tantissime testimonianze, tutte importanti e commoventi. Come la poesia di una giovane ragazza pugliese. Poesia dedicata a papa Giovanni Paolo II e pubblicata in Giovanni Paolo II Santo Subito, Antologia poetica, edizioni Sabinae . Ilaria Solazzo scrive una poesia intitolata: ‘Semplicemente Karol’

Sabato piangente
San Pietro gremita di gente.
Un uomo speciale ha lasciato il mondo
in un vuoto sconfinato.
Ogni razza riunita prega
un Papa, un amico, un tesoro.
Candele e lacrime
sotto una finestra chiusa
a cuori privi del loro padre.
Insostituibile predicatore
di umana solidarietà.
Sofferente di croci amate,
desideroso di amare
i suoi nemici.
Un santo sull’eterna via,
vola verso un cielo stellato
d’amore divino.

L’opera è presente nel primo libro di poesie e riflessioni scritto dalla pugliese Ilaria Solazzo  “Gocce nel deserto”