INFLUENZA A :  INTIMIDISCE L’ITALIA INTERA E LA PUGLIA SI PREPARA AL PEGGIO

Vaccino o non vaccino ? E’ questo il dilagante problema che aggroviglia gli stomaci di tante famiglie italiane, che in preda al panico, non sanno se fare il vaccino o aspettare. Dopo l’ultima notizia, prorprio qui in Puglia, della morte di un centralinista dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, affetto da influenza A, nonostante si fosse vaccinato, scoppia l’allerta e la Puglia stessa si prepara ad una possibile andata del micidiale virus. Anche nella città di Massafra pare che ci sia stato un caso di una persona colpita dalla influenza suina e ricoverata sotto osservazione presso l’ospedale di Taranto.

Ma è veramente così  micidiale ?

I media parlano di un ondata di epidemia.

C’è chi dice che sia una normale influenza. Ed i morti ?

Il viceministro della salute, Ferruccio Fazio, è intervenuto proprio oggi, nella città di Napoli, la più colpita dal virus  e nella quale si è registrato il maggior numero di vittime, per tranquillizzare l’intera popolazione. Il viceministro incita alla vaccinazione al popolazione, affinchè il virus possa essere bloccato entro il 2010.

Le prime persone che potranno vaccinarsi saranno le donne dal quarto mese di gravidanza in poi e i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 17 anni affetti da patologie. I cittadini dai 18 ai 65 anni, affetti da patologie considerate a rischio, saranno vaccinati a partire dal 9 novembre.

Ma cosa è l’influenza A ? Prima chiamata influenza suina e poi modificata dalle multinazionali americane che producono carne di maiali.

Ecco cosa c’è da sapere sulla H1N1.

La Puglia trema, e la Giunta regionale della Puglia ha approvato il piano operativo per la risposta alla pandemia influenzale AH1N1. L‘assessore alle Politiche della Salute Tommaso Fiore, che ha relazionato sulla situazione in Puglia sull’influenza suina, ha proposto una delibera che prevede misure di prevenzione e controllo, programma di formazione, dispositivi di protezione individuale, gestione dei casi gravi, azioni di comunicazione, vaccinazione, farmaci antivirali, ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri, call center per una spesa complessiva di 8,1 milioni di euro.Mediamente si calcola che con il nuovo piano Pugliese saranno vaccinati circa 750mila conterranei.

Allora che fare ?  VACCINO SI O VACCINO NO ?

Queste le categorie più  a rischio

La nuova Ordinanza ministeriale prevede, contestualmente a quella del personale sanitario e socio-sanitario, la vaccinazione delle seguenti categorie:

  • donne dal 4° mese di gravidanza;
  • persone di età compresa tra 6 mesi e 17 anni con patologie, nonché i bambini tra 6 e 24 mesi nati pretermine;
  • adulti di età inferiore ai 65 anni con patologie.

Risultano categorie a rischio le persone con malattie croniche (diabete, malattie cardiovascolari, malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio e altre condizioni che limitano la funzione respiratoria, per esempio l’obesità grave).

In particolare, le persone che hanno maggiori rischi di complicanze sono quelle che presentano almeno una delle seguenti condizioni:

  • malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, inclusa asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
  • gravi malattie dell’apparato cardiocircolatori, comprese le cardiopatie congenite ed acquistite
  • diabete mellito e altre patologie metaboliche
  • gravi epatopatie e cirrosi epatica
  • malatte renali con insufficienza renale
  • malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
  • neoplasie
  • malattie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi
  • immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
  • malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale
  • patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie ad esempio malattie neuromuscolari
  • obesità con indice di massa corporea (BMI)>30 e gravi patologie concomitanti

Donne in gravidanza

Per corrispondenti fasce d’età, un incremento di morbosità ed un più alto tasso di mortalità si registra nelle donne in gravidanza rispetto alla popolazione femminile generale, accentuati dalla copresenza di altre condizioni patologiche (es. obesita’, cardiopatie, malattie respiratorie, ecc.) e vi è attualmente un generale consenso nell’identificare la gravidanza come uno tra i maggiori fattori di rischio per gravi complicanze, in particolare quelle di tipo respiratorio.

Donatori di sangue

Anche per i donatori di sangue è prevista la vaccinazione secondo le stesse modalità previste per le altre categorie.


Dicono di noi



Contattami


    Normativa GDPR* -


    Iscriviti alla nostra Newsletter.

    Riceverai curiosità e aggiornamenti dal mondo della finanza.


      Normativa GDPR* -


        

      Privacy Preference Center