DODICI GIOVANI LAUREATI  , INDAGATI DALLA  PROCURA  PERCHE’ NON AVEVANO SUPERATO TUTTI GLI ESAMI PREVISTI DAL CORSO .

 

Quando i componenti della commissione di indagine interna hanno chiesto spiegazioni, loro, dodici studenti della facoltà di Giurisprudenza, hanno cercato di giustificarsi: «È stato un errore. E comunque abbiamo perso il libretto». Una spiegazione non credibile. E così nei corridoi dell´università di Bari è scoppiato un nuovo caso. Alcuni iscritti avrebbero cercato di laurearsi, presentando una domanda ad una seduta straordinaria, fissata tra il 2006 ed il 2007.

E lo avrebbero fatto, dichiarando sulla carta di aver sostenuto esami che invece non avevano mai superato. Ora sulla storia il sostituto procuratore Lorenzo Nicastro ha aperto un´inchiesta che trae spunto da una relazione, inviata dall´università. Sono gli impiegati della segretaria ad accorgersi delle irregolarità. Alla seduta di laurea straordinaria chiedono di poter partecipare dodici studenti. La prassi prevede la compilazione di un modulo con il nome del relatore della tesi e quella di una certificazione nella quale il candidato sostiene di aver concluso il percorso di studi o di riuscire ad ultimare gli ultimi esami, prima della discussione della tesi.

In questo caso i dodici studenti, soprattutto donne, dicono di aver sostenuto tutte le prove. Ma la segreteria controlla i dati e scopre così che gli aspiranti dottori in giurisprudenza non hanno concluso l´iter universitario, esami difficili, come commerciale o internazionale, non sono mai stati superati. Alla seduta di laurea i dodici non vengono ammessi e sul caso l´ateneo istituisce una commissione d´indagine. Le dichiarazioni degli studenti, almeno su un punto, convergono. «Ci siamo limitati a firmare in bianco un foglio che una persona ha poi compilato». Per il resto solo il tentativo di evitare altri guai.

«Ci siamo sbagliati» hanno detto. Nessuno di loro, però, è stato in grado di mostrare il libretto. Hanno detto di averlo perso. Una ragazza ha raccontato di essere stata scippata. «Era nella borsa, non ho mai presentato una denuncia perché era tardi e non volevo perdere il treno». Affermazioni poco convincenti che hanno spinto l´università a inviare le carte in procura. Il pm ora ragiona su un particolare. Gli studenti hanno presentato la domanda di laurea, pur sapendo di non aver sostenuto tutti gli esami, perché probabilmente qualcuno ha detto loro di farlo, rassicurandoli sull´esito dell´operazione.

Il mio commento personale poco importa in questi casi , bastano i fatti a parlarne .