LA RETE E’ IL NUOVO CONTENITORE DI CLIENTI DEL PROFESSIONISTA

E’ proprio di questa mattina la notizia  lanciata dal decimo rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione promosso da 3 Italia, Mediaset, Mondadori, Rai e Telecom Italia e presentato a Roma nella Sala Capitolare del Senato, secondo cui un italiano su due è su un social network.

Non è sicuramente una novità, sapere che oggi le informazioni girano molto di più sulla rete che magari su altri strumenti di comunicazione quali giornali, radio e derivati cartacei.

Ma proviamo per un attimo a riflettere sulle potenzialità di tali strumenti d’informazioni, da parte di professionisti di ogni settore. Prendiamo per esempio un caso pratico. Quanto è importante l’utilizzo della rete e dei social network per un commercialista e  consulente d’impresa ?

Voglio riportarvi la mia esperienza personale nell’uso dei social network e del blog che state in questo momento leggendo, per dimostrarvi come  tali strumenti fungono da leva per incrementare il mio business, raggiungendo così un numero elevato di potenziali clienti.

Non sono solo le aziende ad avvalersi delle tecniche del social marketing per rendersi visibili ai consumatori, ma sono soprattutto i professionisti ( giovani e non solo) a sfruttare le potenzialità della rete per incrementare il portfoglio clienti.

Nell’ultimo anno ( dati 10.2011 – 09.2012 ) ho ricevuto tramite il form contatti del mio blog, oltre 1054 mail, da parte di potenziali clienti. Una media di circa 3 contatti al giorno. Di questi, circa il 20% è diventato realmente mio cliente o gli ho prestato consulenza.

Ovviamente non tutti ti contattano per avere informazioni su come cambiare consulente. Non è mica semplice, soprattutto di questi tempi trovare clienti disposti a cambiare e soprattutto …. a pagare regolarmente.

Eppure posso tranquillamente affermare che il 30% del mio business deriva dalla rete e dal corretto uso dei social network.

Basta infatti cercare Maurizio Maraglino sul portale di ricerca più famoso al mondo ( Google ) e troverete con semplicità i link di riferimento ai miei profili social quali ( facebook, twitter, google+, pinterest, instagram, linkedin, etc..)

Se nel 2007, il mio approccio alla rete era cominciato per gioco,  oggi invece sono consapevole che la rete sta totalmente rivoluzionando le logiche di acquisto, consumo e interazione tra aziende/professionisti e clienti.

Oggi più che mai l’informazione è “open“, “diretta“, giusto per rimanere in tema social, alcuni hanno definito l’informazione : semplice e breve come quella di un “tweet”.

Concretanente abbiamo nelle mani degli strumenti capaci di far girare le nostre informazioni e promuovere il nostro lavoro in maniera “virale” e totalmente gratuita.

Chi mi sta leggendo probabilmente mi capirà, ma anche se vi foste difficile comprendermi, provate a porvi questa domanda : Quanti di voi oggi, conoscono le notizie più importanti del giorno, ancor prima di leggere il quotidiano e magari di vedere il TG delle 13.30 ? Praticamente tutti ! Perchè noi tutti navighiamo sulla rete con una costanza talmente elevata che magari riusciamo ad essere informati dell’arresto di un consigliere regionale, ancor prima che la procura abbia emesso il mandato ( ovviamente il riferimento è puramente casuale anche se molti di voi, i più maliziosi staranno pensando a qualche  consigliere super-eroe mascherato …..)

Tornando allo studio del rapporto lanciato dal Censis/Ucsi questa mattina, sul web naviga il 62,1 % della popolazione italiana (+9 % dell’utenza rispetto al 2011) e gli iscritti a Facebook sono passati dal 49 % dello scorso anno all’attuale 66,6 % degli internauti, che sarebbe il 41,3 % della popolazione, ossia la metà degli italiani attivi. Se poi si passa alla sola fascia dei giovani, qui la percentuale sale a un clamoroso 79,7 %.

In pratica, un professionista che usa la rete per diffondere la sua professione, ha un possibilità su 3 milioni che ogni giorno un potenziale cliente possa essere raggiunto.

Partendo dal presupposto che non sono contrario a queste nuove figure e corsi che il mercato ci sta imponendo, come “social media strategist” o ” cosnulente social” etc..., sono del parere che ognuno di noi, che abbia anche una minuscola esperienza di questi strumenti, può diventare in poco tempo un ” self made social” senza l’aiuto o la formazione di nessuno.

Convidere la propria prfessionalità in rete, significa trasmettere, coinvolgere e molto spesso “incuriosire” gli utenti e i vostri contatti. Per farlo ci vuole costanza, tempo e professionalità … ma i risultati arrivano ….

Maurizio Maraglino