Da lunedì 4 maggio inizia la Fase 2 in Italia con una graduale riduzione delle misure di sicurezza del Governo sull’emergenza Coronavirus.

Il nuovo DPCM presentato il 26 aprile dal presidente del Consiglio, ha fatto emergere una serie di dubbi ai cittadini  che hanno chiesto chiarimenti su cosa si può fare e cosa no. Palazzo Chigi ha risposto pubblicando sul sito ufficiale le Faq sul DPCM  del 26 aprile:  ecco le principali novità.

 

  • CHI SONO I CONGIUNTI 

Il primo chiarimento è sul termine congiunti che comprende coniugi, fidanzati, partner delle unioni civili, gli affetti stabili e persone legate da vincolo di parentela fino al sesto grado, per esempio i figli dei cugini tra loro, e affini fino al quarto grado, come i coniugi del partner. In merito agli amici, la risposta del Governo è stata negativa, pertanto  non si potrà andare a trovare gli amici ma solo le persone che rientrano nell’elenco dei congiunti. Le visite devono essere non quotidiane e devono svolgersi nel rispetto delle misure di sicurezza: divieto di assembramento, mantenere la distanza di almeno 1 metro tra l’uno e l’altro, obbligo di indossare le mascherine.

  •  FIGLI AL PARCO E SPOSTAMENTI IN BICICLETTA 

I parchi pubblici possono essere riaperti e per i genitori torna la possibilità di accompagnare i figli in ville e giardini, ma senza utilizzare l’area gioco e mantenendo la distanza di almeno 1 metro da altre persone. Tutti i cittadini potranno usare la bicicletta per andare al lavoro, a fare la spesa o attività motoria.

 

  • GLI SPOSTAMENTI NELLA REGIONE 

E’ possibile muoversi  all’interno della Regione di appartenenza e non più solo del Comune. Spostarsi da una regione all’altra, invece, è permesso solo da comprovati motivi di urgenza, sanitari o lavorativi.

 

  • OBBLIGO DELLE MASCHERINE 

Coprire il volto con la mascherina non è più obbligatorio in ogni occasione ma solo nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, come sui mezzi di trasporto e negli esercizi commerciali, durante le visite ai congiunti e durante i funerali. La mascherina può non essere indossata dai bambini fino a 6 anni e da persone con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo.

 

  • LE REGOLE DA ATTENERSI PER COMMERCIANTI ED ESERCIZI COMMERCIALI 

Le regole sono indicate all’allegato 5 del DPCM 26 aprile 2020. Fra queste vi è il mantenimento, in tutte le attività, del distanziamento sociale e la pulizia e l’igiene ambientale almeno due volte al giorno e in funzione dell’orario di apertura. È inoltre obbligatorio far rispettare le misure anticontagio, come l’ingresso uno alla volta nei piccoli negozi e l’accesso regolamentato e scaglionato nelle strutture di più grandi dimensioni, l’uso di mascherine e guanti per i lavoratori e quello del gel per disinfettare le mani e dei guanti monouso per i clienti dei supermercati, da mettere a disposizione vicino alle casse e ai sistemi di pagamento, nonché, ove possibile, percorsi diversi per entrate e uscite.

 

  • LE REGOLE PER AGRICOLTURA, ALLEVAMENTO E PESCA 

È consentito, anche al di fuori del Comune di residenza, lo svolgimento di attività lavorative su superfici agricole o forestali adibite alle produzioni per autoconsumo, compreso il taglio della legna da ardere sempre per autoconsumo?

Sì, la coltivazione del terreno per uso agricolo o forestale e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo rientrano nei codici Ateco “0.1.” e “02” e sono quindi consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola o forestale produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito. Si precisa tuttavia che i tagli boschivi possono proseguire solo se la Regione o Provincia autonoma competente ha prorogato con proprio atto i termini per la stagione di taglio. Resta fermata la possibilità di avvalersi di professionisti nel rispetto delle normative sulla sicurezza del lavoro con particolare riferimento alle disposizioni per la prevenzione del contagio da COVID-19.

  • QUALI MEZZI UTILIZZARE PER ANDARE A LAVORO 

È permesso andare a lavorare con tutti i mezzi anche se l’uso di quelli pubblici è sconsigliato perché si potrebbero creare problemi di sovraffollamento. In alcune città sono stati introdotti segnali che indicano alle persone il punto in cui sostare in coda per attendere bus o tram e mantenere la distanza da altre persone. Sconsigliato anche l’uso dell’auto privata per motivi d’inquinamento. Se possibile è preferibile spostarsi in bicicletta, monopattino o con veicoli ecologici. In molte città restano aperte le zone a traffico limitato e i parcheggi gratuiti fino a fine maggio.