Ai nastri di partenza l’uscita del super ecobonus al 110%.  E’ quanto prevede il decreto di maggio in tema di agevolazioni per gli interventi volti al risparmio energetico e la riduzione del rischio sismico.

In cosa consiste 

Il  super ecobonus e sismabonus, saranno potenziati dal 1° luglio 2020 e fino alla fine del 2021.

Tre gli interventi coperti dal credito d’imposta del 110% rientrano:

  • lavori per il risparmio energetico;
  • realizzazione di pannelli fotovoltaici;
  • riduzione del rischio sismico.

Come funziona il super ecobonus

Le famiglie e i condomini potrebbero cedere il credito d’imposta maturato a banche, assicurazioni o alle imprese che svolgono i lavori, cosa che ora è concessa solo agli incapienti. Resta ferma in ogni caso la possibilità di pagare i lavori, e poi recuperare il credito d’imposta nei 5 anni successivi.

 

Le detrazioni fiscali in questi anni hanno svolto un ruolo di incentivo fondamentale per tutto il settore privato, creando flussi rilevanti di domanda aggiuntiva per i lavori di ristrutturazione. Ed è per questo che il Governo ha deciso che fino al 2021 le aliquote detraibili per alcuni interventi di efficientamento energetico (ecobonus) e per le misure antisismiche (sismabonus), passeranno rispettivamente dal 65% e 50% ad un’aliquota del 110%.

 

 

Facciamo un esempio

Se  una famiglia effettuerà lavori sulla propria abitazione che ricadono all’interno degli interventi sopra elencati per un importo pari a 1000 euro, riceverà al momento della dichiarazione dei redditi una detrazione pari al 110% del costo dei lavori (in questo caso quindi 1100 euro), che potrà usare in compensazione in cinque quote annuali di pari importo. Mettendo in sicurezza il proprio edificio da un punto di vista sismico, ad esempio, con dei lavori di un valore complessivo pari a 1000 euro, si riceverà dallo Stato una detrazione pari a 1100 euro.

 

L’ulteriore novità riguarda la possibilità di poter ricevere, a fronte della cessione della detrazione fiscale, uno sconto in fattura pari al 100% del costo dei lavori da parte dell’impresa che ha effettuato la ristrutturazione. Le famiglie potranno cioè effettuare importanti lavori di ristrutturazione senza alcun esborso monetario, ma semplicemente vendendo la detrazione fiscale all’impresa che ha svolto i lavori.

 

Il meccanismo  per le imprese per recuperare liquidità 

Le imprese potranno utilizzare il credito d’imposta in compensazione in cinque quote annuali oppure potranno cederlo a terzi per ottenere immediatamente la liquidità necessaria. Dopo la prima cessione del credito d’imposta (dalla famiglia all’impresa tramite sconto in fattura), l’impresa potrà infatti cedere a sua volta il credito a soggetti terzi in tempi estremamente rapidi, per ricevere un flusso di liquidità immediata.