Giunge una buona notizia in tema di Credito d’imposta per investimenti del Mezzogiorno. Il testo della legge di bilancio 2021 , approvato dal Consiglio dei Ministri il  16 novembre 2020 contiene infatti la proroga dell’agevolazione del credito d’imposta Mezzogiorno  fino al 2022.

Si attende quindi l’approvazione in Parlamento e la pubblicazione del testo definitivo in Gazzetta Ufficiale.

Che cosa è il Credito imposta investimenti nel Mezzogiorno

Con la Legge di stabilità 2016 è stato introdotto,  un credito di imposta  a favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Il Credito d’Imposta è un beneficio fiscale, utilizzabile esclusivamente come credito per la compensazione delle spese tributarie sostenute tramite F24, come IVA, IMU, contributi previdenziali.

Il credito d’imposta compete nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020, ovvero del:

  • 45% per le piccole imprese;
  • 35% per le medie imprese;
  • 25% per le grandi imprese.

Per fruire del contributo le imprese interessate al bonus devono presentare all’Agenzia delle Entrate un modello di domanda nel quale devono essere indicati i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta di cui è richiesta autorizzazione alla fruizione. L’Agenzia delle entrate, previa verifica dei dati dichiarati nella comunicazione, trasmette alle imprese il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.
L’Agenzia delle Entrate, con un provvedimento ad hoc, provvederà ad approvare un nuovo modello Bonus Investimenti Mezzogiorno 2020 che servirà alle imprese a manifestare la volontà di adesione e fruizione del credito d’imposta per gli Investimenti nel Mezzogiorno. Il modello sarà come sempre gratuitamente disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Gli investimenti devono essere effettuati entro il 31/12/2020.

Rientrano tutti gli investimenti in macchine con i seguenti requisiti per garantire l’adeguatezza:

  • I beni devono essere strumentali all’attività d’impresa e parte del ciclo produttivo aziendale;
  • I beni devono essere nuovi;
  • I beni acquisito tramite leasing sono agevolabili ma deve essere esercitata l’opzione di acquisto.

 

L’articolo 28 della bozza della Legge di Bilancio 2021, prevede tra le misure per il Sud e per la coesione territoriale  la  “Proroga credito di imposta investimenti nel Mezzogiorno 2022”.

L’incentivo inizialmente introdotto dalla legge di bilancio 2016, L. n. 208/2015, prevede infatti all’articolo 1, commi da 98 a 108 un credito d’imposta a favore delle imprese che, tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2019, acquisiscono beni strumentali nuovi, parte di un progetto di investimento iniziale e destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. Tale agevolazione sarebbe prorogata semplicemente cambiando il termine finale dell’agevolazione al comma 98 nella prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. 

 

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