IL CROWDSOURCING COME STRUMENTO DI CRESCITA AZIENDALE

Dopo un intensa giornata lavorativa, alla ricerca di risposte concrete ai clienti e soluzioni più consone alle imprese, mi viene spesso in mente una frase di Leo Longanesi che dice: “Non si ha idea delle idee della gente senza idee”. Vi siete mai chiesti quanto possa valere la vostra idea ? Ma soprattutto, avete mai pensato di trasformare la vostra idea in un impresa ? In un momento non troppo facile per l’economia globale trovare un’idea creativa vincente e trasformarla in impresa non è un semplice gioco da “consulenti”.

Esistono tuttavia svariate strade che uno “start upper” potrebbe percorrere, una tra tutte è sicuramente quella del  crowdsourcing .

Il CrowdSourcing è una metodologia creata dall’americano Jeff Howe (redattore di Wired) lanciata nel non lontano 2006 in un articolo dal titolo  “The Rise of Crowdsourcing” spiegandone il significato attraverso l’armonia delle parole :

Crowd, folla/persone;

• Source, fonte/sorgente;

• Outsourcing, esternalizzare un’attività al di fuori della propria impresa.

Questo interessantissimo modello di collaborazione con il quale le aziende si avvalgono del contributo attivo di professionisti, esperti e utenti generici nella realizzazione di processi di pianificazione aziendale, ha intensificato e migliorato, in termini finanziari, il lancio e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi.

Nell’ultimo rapporto stilato da InterBrand, ( la più importante società di brand consultancy del mondo ) grandi aziende  italiane sono riuscite negli ultimi anni a mantenere la loro imponente presenza sul mercato di riferimento, sfruttando le tecniche del crowdsourcing. 

Diesel, Pirelli, Geox, etc. sono sicuramente tra i brand più conosciuti sul mercato dei consumer, ma esistono altrettante realtà innovative che hanno fatto della strategia collaborativa, volano di crescita economica.

Sempre più brand affidano la comunicazione al passaparola promosso spontaneamente dai clienti più entusiasti (ai quali vengono fatti sperimentare in anteprima i prodotti) che, in alcuni casi, è stato in grado di raddoppiare il tasso di prova delle nuove varianti, linee e marche.

E’ il caso ad esempio di Poste italiane che nel mese di giugno ha indetto una selezione su Zooppa.com ( una delle piattaforme più all’avanguardia sulle tecniche di CrowdSourcing, insieme a

 

 Userfarm, 99designs e Bootb) di spot video e grafiche promozionali per Paccoweb, il nuovo servizio online di spedizioni attraverso un concorso a montepremi di 13mila euro ( un’agenzia di comunicazione ne avrebbe chiesti almeno il doppio), raccogliendo oltre 500 tra proposte di grafica e  video.

A livello internazionale poi, si stanno aprendo nuovi scenari innovativi da parte delle più consolidate società di caratura internazionale. La notizia degli ultimi giorni è quella del colosso dei soft-drink Coca-Cola,  che ha firmato una convenzione con  Salesforce Chatter  (un’applicazione per la collaborazione aziendale che favorisce la connessione e la condivisione di informazioni in modo sicuro in azienda ) per lanciare  uno strumento di social networking, che contribuirà a condividere idee e intuizioni  della società ai dipendenti. Ma la vera novità sarà quella di poter coinvolgere i  fan di Coca-Cola  a contribuire con idee su Facebook, attraverso il recente lancio di  Coca-Cola Happiness App Sharing. In questo modo l’azienda utilizza le tecniche del  crowdsourcing, ovviamente custodendo gelosamente  sempre la sua formula segreta e nel tentativo di raddoppiare il fatturato dell’azienda entro il 2020 .

 

E’ facile intuire quindi che per trasformare una grande idea in un impresa servono tante menti, per tale motivo negli ultimi mesi si stanno sviluppando sempre più applicazioni, piattaforme e strumenti che supportano la collaborazione, la comunicazione e la condivisione tra gruppi di persone distribuite.

Non siate troppo intuitivi nel lanciarvi in un nuovo investimento, molto spesso la risorsa chiave per la vostra idea, è dentro la vostra azienda o appena fuori dal vostro ufficio. Dovete solo trovarla.

Maurizio Maraglino