Nel decreto Cura Italia  pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 marzo 2020 viene estesa la platea dei soggetti che possono sospendere in maniera temporanea i pagamenti delle rate del mutuo fino a 18 mesi.  Le misure straordinarie previste dalla manovra riguardano chi ha un mutuo prima casa e si trova in questo momento in gravi difficoltà nel sostenere l’impegno economico delle rate.

Entriamo nel dettaglio della misura varata che consente la sospensione delle rate del mutuo fino a 18 mesi, se colpiti dalla crisi, per capire in che modo i soggetti interessati,  quali lavoratori dipendenti, collaboratori e autonomi, ne possono fruire. La stima del governo, secondo la relazione tecnica di accompagnamento al decreto legge diffusa il 18 marzo, è che lo stop alle rate riguardi 230 mila Partite Iva, cioè la metà dei lavoratori autonomi proprietari della prima casa.

La procedura di sospensione è stata predisposta grazie all’utilizzo del  Fondo Gasparrini, il fondo di solidarietà per i mutui prima casa gestito dalla Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici, al 100% del ministero dell’economia, svolge funzioni di pubblico interesse).

Il fondo è stato a questo scopo destinatario di un finanziamento di 500 milioni di euro  ed è stato esteso agli autonomi.

Come è stata calcolata la dotazione del Fondo

Il calcolo prevede che per ogni nuova sospensione l’onere medio del fondo sia di mille euro, un fabbisogno aggiuntivo quindi di 240 milioni. La facilitazione (art. 53) è rivolta ai mutui per la prima casa, per un valore dell’abitazione fino a 250 mila euro, e durerà nove mesi, fino al dicembre 2020.

Il Decreto chiarisce che non esiste un limite di reddito determinato dall’Isee. Pertanto il  certificato non sarà richiesto nella predisposizione e compilazione della domanda di sospensione.

Come funziona la sospensione delle rate dei mutui

Il  DL  “Cura Italia” ha previsto la possibilità di richiedere la sospensione del mutuo per un massimo di due volte e un periodo complessivo di 18 mesi, prorogandone così la scadenza. Il Fondo provvederà al pagamento degli interessi compensativi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione.

Possono beneficiarne per un periodo di 6 mesi, non solo coloro che hanno subito la riduzione dell’orario o la sospensione dal lavoro, ma anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato “in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 ovvero nel minor lasso di tempo intercorrente tra la data della domanda e la predetta data”, una riduzione del proprio fatturato superiore al 33% rispetto al fatturato dell’ultimo trimestre 2019, in seguito alla chiusura o alla riduzione del lavoro dovuta alle misure adottate dall’autorità competente con il diffondersi del COVID-19.

 

Motivazioni per richiedere la sospensione delle rate del mutuo 

Le motivazioni per chiedere la sospensione del mutuo riguardano :

  • la cessazione del lavoro subordinato a tempo indeterminato o determinato o cassa integrazione superiore ai 30 giorni;
  • cessazione del lavoro parasubordinato o di rappresentanza commerciale o di agenzia;
  • morte o riconoscimento di grave handicap o di invalidità civile oltre l’80%;
  • riduzione del fatturato per gli autonomi di oltre il 33% dal 21/2/2020.

Come presentare la domanda 

La domanda di sospensione delle rate del mutuo va presentata alla stessa banca erogatrice del finanziamento, compilando il modulo ufficiale disponibile sul portale Consap SPA e allegando la documentazione necessaria ad attestare il verificarsi delle condizioni. La banca inoltra poi l’istanza alla Consap, che fa le sue verifiche e rilascia entro 15 giorni lavorativi il nulla osta. Il provvedimento verrà adottato entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto.

Per facilitarvi nella ricerca, a questo link è possibile scarica il modulo ufficiale da presentare in banca. 

 

Quali sono i documenti da predisporre e presentare 

Per chiedere la sospensione del mutuo, bisogna andare in banca e consegnare oltre al modulo CONSAP, la documentazione richiesta a seconda dei soggetti interessati.

In questo momento e  in attesa di maggiori chiarimenti ministeriali, possiamo confermare i seguenti passaggi :

1) I lavoratori dipendenti in cassa integrazione o licenziati dovranno consegnare una dichiarazione dell’azienda che attesti la loro nuova condizione, siano essi a tempo determinato, indeterminato, parasubordinati.

2) Anche i collaboratori possono avere accesso alla facilitazione, ma devono poter dimostrare di avere perso il lavoro con una dichiarazione dell’azienda .

3) I lavoratori autonomi e i liberi professionisti possono chiedere la sospensione del pagamento delle rate, ma devono dichiarare con autocertificazione, su un modulo apposito e sotto la propria responsabilità, di avere subito una riduzione del fatturato superiore al 33% in un trimestre successivo al 21/2/2020 , rispetto all’ultimo trimestre 2019, in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività per le disposizioni adottate dalle autorità per l’emergenza Coronavirus.

 

Come pagare gli interessi del mutuo 

Fate molta attenzione agli interessi. Se infatti la sospensione riguarda tutta la rata del mutuo, sia la parte in conto capitale, sia quella interessi quindi, alla ripresa dei pagamenti al cliente resterà da pagare la metà degli interessi accumulatisi fino a quel momento, che verranno spalmati sul mutuo residuo. Il Fondo Gasparrini, che supporta questa norma sui mutui, rimborsa infatti alle banche solo il 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione, l’altra metà resta a carico del cliente, che la dovrà saldare. Perciò la sospensione conviene di più a chi è già avanti nel pagamento del mutuo, che ha meno interessi e più quota capitale da rimborsare.

 

I tempi di risposta della banca 

Le banche si stanno attrezzando per dedicare del personale specifico ai clienti che chiedono la sospensione delle rate del mutuo. Ma non saranno loro a dire subito sì o no alla domanda del cliente.  E’ compito della Consap, la società pubblica che gestisce il Fondo Gasparrini che dovrà dare l’autorizzazione e in caso di documentazione regolare sarà avviata la procedura di  sospensione delle rate.