COLPITO AL VOLTO DOPO UN COMIZIO, SCOPPIA LO SCOOP NEL MONDO DELL’INFORMAZIONE E FACEBOOK CREA I GRUPPI FAN CLUB DELL’AGGRESSORE

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Un colpo al volto e il viso di Silvio Berlusconi è  insanguinato ed  immortalato dalle televisioni. Pochi minuti e la notizia fa il giro del mondo. Su Facebook subito creati i gruppi che osannano l’indegno atto e inneggiano  l’aggressore TARTAGLIA  a personaggio dell’anno.  Appena finto il comizio in piazza Duomo. Silvio Berlusconi ha lanciato il tesseramento del Pdl, attaccato i giudici e avuto un battibecco con alcuni contestatori. Tra gli applausi il premier si avvia verso la sua macchina. Cammina tra due ali di folla dei sostenitori del Pdl. Stringe mani e firma autografi. L’atmosfera è rilassata. Il battibecco avuto dal palco è dimenticato. Poi, all’improvviso, un uomo lo colpisce al volto. Il premier barcolla e il viso si riempie di sangue. Sono momenti drammatici. La scorta prende il Cavaliere e lo trascina nell’auto blindata. L’aggressore, Massimo Tartaglia di 42 anni, resta come pietrificato.  Berlusconi si volta verso la folla per rassicurarla. Un cenno della mano per dire “sto bene“.

Scoppia il fini mondo, un uomo è stato colpito al volto, Presidente del consiglio a parte. Umanità azzerata. Odio politico e razzista.

Si chiama «CHI HA AGGREDITO BERLUSCONI, SANTO SUBITO», scritto così, tutto in maiuscolo. E’ un gruppo aperto su Facebook subito dopo la diffusione della notizia dell’aggressione a Silvio Berlusconi e in pochi minuti ha raccolto centinaia di aderenti. Un’altro gruppo è stato intitolato «Hanno aggredito Berlusconi! Cosa possiamo dire???». Il titolo apparentemente più innocuo viene smentito dalla descrizione che lo stesso autore ha inserito nella finestra di presentazione: «Ti vogliamo bene PAPI! Hahahahaha!». «Massimo Tartaglia personaggio dell’Anno»; «Massimo Tartaglia Vergogna!»; «Tartaglia, (ovvero colui che ha spaccato la faccia a Berlusca)»; «Vergogna a Massimo Tartaglia assalitore di Berlusconi…»; «Io sto dalla parte di Tartaglia»; «Aggredito Berlusconi… Condanniamo la violenza».

Facebook, come ormai accede negli ultimi anni, quandosi è difronte a rilevanti notizie internazionali, registra in tempo reale gli umori della Rete. E mette in evidenza un sentimento, da parte di molti, decisamente non ostile nei confronti dell’aggressione violenta subita dal presidente del Consiglio.

Ma chi sono alla fine i veri idioti queli che scrivono o quelli che leggono ?

Può la politica fomentare tale odio ??!!??

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