L’AGENZIA DELLE ENTRATE E LA DOPPIA TASSAZIONE DELLE AUTO AZIENDALI A SCOPI PERSONALI

Uno degli ultimi aspetti significativi in materia fiscale, è la disciplina sulla concessione dei beni ai soci introdotta con la legge di conversione della manovra di Ferragosto (Dl 138/2011) che è stata ripresa nell’ultima circolare 24/E/2012. Il punto più controverso riguarda infatti  la normativa sulla doppia tassazione per l’utilizzo anche a scopi personali delle auto aziendali da parte dei soci e degli imprenditori individuali.

Il contenuto della circolare 24/E/2012 sta facendo sperare ad un passo indietro del fisco su tale disciplina, aprendo un interessante dibattito  sulla penalizzazione nei confronti dei soci e familiari che utilizzano beni dell’impresa concessi a un corrispettivo inferiore ai valori di mercato.

Il punto cruciale infatti è capire se esiste l’indeducibilità dei costi per l’azienda e la tassazione come reddito diverso della differenza tra canone pagato e valore di mercato per il soggetto utilizzatore. E’ infatti opportuno tenere a mente che l’impresa può scontare dall’imponibile fino al 40 %, ma è anche vero che la circolare in questione  precisa che tale norma non si applica in relazione alla concessione in godimento degli autoveicoli che rientrano nel regime di indeducibilità previsto dall’articolo 164 del Tuir.

Per i professionisti il vero problema consiste  nel meccanismo di tassazione del reddito diverso che scatta quando gli utilizzatori ricevono in godimento un bene, ad un corrispettivo annuo inferiore al valore di mercato, a prescindere dalla circostanza che il bene sia assoggettato ad un regime di limitazione della deducibilità prevista nell’ambito del Tuir in capo al soggetto concedente.

Tra le proposte al vaglio dell’Agenzia delle Entrate ci sarebbe l’ipotesi di parificazione del trattamento per soci amministratori e dipendenti rispetto agli altri soci e all’imprenditore individuale, con l’esclusione della tassazione come reddito diverso in caso di utilizzo personale della vettura.  Questa rappresenterebbe una corretta ipotesi per poter eliminare la doppia tassazione. Tuttavia la disciplina della deducibilità dei costi per le vetture si appresta a subire un’ulteriore modifica a fronte della Riforma Fornero (legge 92/2012, articolo 4, commi 72 e 73) che prevede la riduzione del bonus fiscale dall’attuale 40% al 27,5% per i veicoli strumentali e dal 90% al 70% per le auto concesse ai dipendenti a partire dall’anno d’imposta 2013.

Ci si attende quanto prima, un ulteriore chiarimento a fronte di un problema che coinvolge le imprese ed i loro consulenti.