L’ULTIMO SALUTO AD UN PEZZO DEI MIEI RICORDI LICEALI

Cos’è un ricordo se non una bella circostanza, fatta di giochi e divertimento, spensieratezza ed allegria. Sono tanti e vaghi i ricordi, che camminano, si fanno strada lentamente tra i pensieri… a volte belli, a volte insignificanti, a volte brutti. Ma i ricordi della giovinezza, dell’ultima scuola del diploma, rimangono intrinsechi dentro di noi. Un pò come racconta il film “Notte prima degli esami“, mi sembra di rivivere quei momenti come fossero stati miei…. miei e dei miei compagni di classe dell’anno 2000. Ma senza di loro, non avremmo capito l’essenza di un gesto buffo, senza di loro non avremmo imparato a  fare di meglio, senza di loro non avremmo capito cosa significa un brutto voto, una nota, un elogio, un complimento. Ci sono porfessori, (per chi ha vissuto come me  un intera giovinezza tra i banchi di scuola, di università, di master, di uffici), che passano come meteore e si affievolano nel tempo……… ma mai la professoressa del liceo …….. Mai si può dimenticare la prof. dei canti infernali Danteschi, tanto belli ma così tanto inquietanti alla tenera età di 16 anni…. E se poi il tutto viene condito con l’amicizia e l’amore di una persona che oltre a farti imparare Dante, vuole farti imparare a crescere, a pensare, a scrivere, a meditare, allora quella persona mai potrà essere dimenticata.  Una volta una professoressa mi disse che nella vita non bisogna mai sentirsi arrivati se non quando siamo noi stessi a deciderlo. Sono parole che rimbombano nella mia testa, sono il mio filo conduttore del mio crescere, sono parole che mi ha lasciato una professoressa del liceo, la mia professoressa, che racchiude  un pezzo di liceo dentro un ricordo.

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